Parte la “campagna acquisti” e rispunta…il solito Scilipoti

ROMA – Da un lato rabbiose smentite, dall’altro il preannunzio di un sofferto ma convinto soccorso per ‘senso di responsabilità’ e per il ‘bene del paese’. E’ partita tutt’altro che in sordina l’operazione-paracadute per il governo Letta, e anche per la subordinata di un Letta-bis.

Da giorni è in corso nella politica un nuovo gioco di società, una sorta di puzzle che consiste nell’incastrare nomi più o meno improbabili nelle diverse caselle parlamentari. Alla fine il verdetto del pallottoliere che però non ha mai una precisione matematica e quindi non dà certezza alcuna. Il fine di questo esercizio è far vincere il governo Letta, puntellarlo con i nuovi arrivi nel caso si dovesse sfilare il Cavaliere, dando seguito alle minacce.

– Non faccio nomi neanche davanti a un plotone di esecuzione, ma confermo, la campagna acquisti è in corso da parte del Pd sul Pdl – ha detto il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè, che con il suo movimento ha portato in Senato 3 parlamentari (Bilardi-Mauro-Ferrara) che fanno parte del gruppo Gal divenuto terreno di caccia, e su cui pesa il sospetto di ribaltonismo. Ad esempio Paolo Naccarato (sul Corsera) si è detto convinto che Berlusconi non provocherà la crisi, ma se così fosse – ha affermato – verrà fuori una ‘maggioranza silenziosa’ e ”il Cavaliere, in questo caso, si troverebbe ad avere a che fare con molte sorprese e moltissime delusioni”.

Anche Domenico Scilipoti ora nelle file Pdl fa sapere che sarebbe pronto a un ribaltone-bis per soccorrere il governo Letta che ‘sta risollevando il paese’. Secondo l’ex parlamentare Idv, il cui passaggio al gruppo dei Responsabili fu decisivo per salvare l’ultimo governo guidato da Berlusconi, ”ogni parlamentare ha a disposizione l’articolo 67” e quindi non ha vincolo di mandato.

– Essere responsabili – ha spiegato Scilipoti – non vuol dire solo avere la possibilità di scegliere, ma anche assumersi le responsabilità che derivano dalle scelte.

Continuano a rincorrersi voci e indiscrezioni e – dicono nel Pdl – anche ‘malevolenze’, di cui sarebbero stati vittime i senatori Giuseppe Pagano e Salvatore Torrisi che in una nota di smentita hanno ‘confermato’ la loro ‘lealtà nei confronti di Berlusconi’ e del partito. Altrettanto avevano fatto l’altro ieri altri 4 senatori (D’Anna, Milo, Langella,Falanga).

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