Fiom: “lucchetti in azienda nuovo sport estivo”

MILANO – Tre indizi fanno una prova. E’ la conclusione a cui è giunta la Fiom Cgil, che parla ormai di ”nuovo sport estivo in voga tra gli imprenditori” dopo i casi della Firem di Modena, della Dometic di Forlì, e della Lift di Pero (MI), oggetto, secondo un portavoce della società, di una ”ristrutturazione”, ma in realtà chiusa con tanto di catene e lucchetti. Tutti e tre i casi hanno in comune il tentativo di chiusura della fabbrica alla chetichella, durante le ferie, per non riaprirla più.

La prima a distinguersi è stata la Firem, i cui 40 dipendenti hanno trovato la fabbrica di resistenze elettriche di Formigine (Modena) quasi vuota proprio la vigilia di Ferragosto, dopo un tam-tam di qualche giorno, riuscendo a salvare l’ultimo carico in uscita e ad aprire un confronto con la proprietà per fermare la delocalizzazione in Polonia. Poi è toccato alla Dometic di Forlì, controllata dall’omonima multinazionale svedese, i cui manager sono stati colti dai lavoratori e dalle forze dell’ordine con le mani nel sacco proprio due giorni fa, nel cuore della notte, mentre stavano svuotando la fabbrica che produce condizionatori per camper, per trasferire l’impianto in Cina. Qui in realtà il confronto azienda-sindacati era già stato avviato, con l’impegno delle parti però a non fare nulla, almeno alla luce del sole, fino al prossimo 5 settembre. Ieri invece è stata la Hydronic Lift di Pero (Milano), che produce componenti idraulici per ascensori, ad assurgere agli onori della cronaca per il tentativo di trasformare la chiusura estiva per ferie in chiusura definitiva.

”Lo scorso 2 agosto – si legge in una nota della Fiom-Cgil – la fabbrica chiude per ferie e i 30 operai a fine giornata si salutano dandosi appuntamento a lunedì 26 agosto per la ripresa del lavoro”. ”Certo – prosegue il comunicato – non potevano immaginare di ricevere nella settimana di Ferragosto una lettera (inviata venerdì 9 agosto) con cui l’azienda li informava di aver avviato una procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, e soprattutto non potevano immaginare di ritrovarsi questa mattina davanti a un cancello chiuso con catena e lucchetto”. ”Pare – conclude il comunicato sindacale – che lo sport in voga tra gli imprenditori in questa estate 2013 sia trasformare la chiusura per ferie in chiusura definitiva, senza alcun preavviso e approfittando dell’assenza dei lavoratori: quando si dice ‘capitani coraggiosi”’.

Di fronte a quella che il sindacato definisce come ”una vigliaccata”, i dipendenti della Hydronic hanno deciso di attuare un presidio davanti alla loro azienda chiusa, con l’obiettivo di aprire un confronto ufficiale. Un portavoce della Hydronic, presente in sede e contattato dall’Ansa, spiega che ”il sito di Pero è chiuso per una riorganizzazione interna aziendale”, mentre ”altri siti sono aperti”, senza però volerne specificare l’ubicazione. Dal sito internet della società risulta che, oltre all’impianto di Pero, è attivo uno stabilimento a Mc Kinney in Texas, e non viene fatto riferimento a nessun altro impianto italiano.

 

 

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