NAZIONALE. Prandelli perdona Balotelli: “Non applicherò il codice etico”

ROMA – Ci sarà anche Mario Balotelli nell’Italia che chiuderà il girone di qualificazione al Mondiale contro Danimarca e Armenia, e che tra le due partite darà una testimonianza anti-camorra allenandosi sul campo del Nuovo Quarto per la legalità.

Cesare Prandelli ha infatti spiegato di essere sì arrabbiato, ma non al punto di rinunciare all’attaccante che dovrebbe far coppia con Giuseppe Rossi, infortunio del viola permettendo.

Il ct convocherà l’attaccante del Milan, nonostante le tre giornate di squalifica per gli insulti all’arbitro Banti alla fine della partita con il Napoli.

“‘La sanzione del giudice sportivo termina domenica – dice il ct – non serve aggiungere un’altra punizione alla punizione”.

Una decisione meditata diversi giorni. Subito dopo i fatti di San Siro, Prandelli non aveva preso una posizione ufficiale sul codice etico e il caso Balotelli: dal Club Italia era emerso subito che a norma di regolamento un giocatore è convocabile se all’inizio del ritiro la sua squalifica è già scontata per intero. Ma l’arrabbiatura del ct era forte. E dopo qualche giorno di silenzio, le scuse di Balotelli e la decisione del Milan di non fare ricorso, Prandelli ha spiegato la sua scelta al Tg1: “Il Milan è stato esemplare. Con Mario non ho parlato.

Arrabbiato con lui? Sì, come tutti coloro che gli vogliono bene”.

Le ultime partite azzurre avevano spinto tutti a sbilanciarsi sulla maturità del giocatore, tranne poi dover fare i conti con la nuova ‘balotellata’ e con il timore sulla tenuta nervosa al Mondiale. Decisive le scuse pubbliche del milanista, che Prandelli assicura di non aver sentito. Lo farà al primo giorno di ritiro, lunedì, quando l’Italia si ritroverà per preparare la trasferta di Copenaghen e l’ultima partita del girone. In mezzo alle due partite anche la visita alla squadra anti-camorra di Quarto, alle porte di Napoli. L’invito era arrivato un anno fa dai dirigenti del Nuovo Quarto per la legalità e da Diego Occhiuzzi, argento olimpico della spada: così lunedì mattina gli azzurri si alleneranno sul campo dello stadio Giarrusso, dove ogni giorno lavora la piccola società subentrata a un club messo sotto sequestro perché di proprietà della camorra. Una visita nel solco di iniziative come la giornata a Rizziconi, sul campo antiracket in Calabria, e particolarmente significativa proprio per Balotelli: SuperMario era finito nei mesi scorsi nell’occhio del ciclone per una visita a Scampia con esponenti di camorra come accompagnatori, frutto di un’ingenua e pericolosa curiosità.

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