IIC, “Migrazioni”: una esperienza mitica presso il MAC

CARACAS – Grandi aspettative per la prossima esibizione dell’artista pugliese Franco Dellerba. “Migrazioni” è il nome della mostra che sarà inaugurata presso il Museo di Arte Contemporanea di Caracas, come parte degli eventi organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura con la collaborazione del Ministero della Cultura attraverso la Fondazione Musei Nazionali.

La proposta del maestro Dellerba “ha un’impronta molto particolare nel senso che ha una capacità comunicativa fuori dal comune”, ha affermato la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Luigina Peddi. Si tratta della presentazione delle “chimere”, come le chiama l’artista,  figure di animali fatte di legno e di materie plastiche.

– Sono degli animali a cui l’artista chiama chimere perché fanno riferimento alla mitologia greca, cioè, presentano delle carateristiche di un animale e di un altro. Però, a differenza della mitologia dove questi animali erano inquietanti perché avevano delle caratteristiche sempre malefiche  – ha espiegato Peddi – nelle sculture questi animali sono invece amici di proporzione ed aspetto aggraziati.

Questa è la prima volta che Dellerba presenta il suo lavoro in Venezuela. Il legame con la natura, il mistero intorno alle nostre origini ed il continuo trasformarsi dell’essere sono i punti focali della mostra.

-La maturazione artistica di Dellerba ci porta a dire che siamo tutti un divenire, qualcosa che si trasforma. Accetiamo la potenzialità della natura in maniera non tenebrosa o inquietante, ma positiva.- ha precisato la dott.ssa Peddi.

Franco Dellerba, scultore e  pintore,  gioca con la simbologia della luce e dei numeri, ricordandoci quella conoscenza ancestrale di cui forse ci abbiamo dimenticato. Infatti, un altro aspetto interessante della mostra è che avremo l’occasione d’osservare l’illuminazione di una combinazione di numeri scelti dal proprio artista che sarà svelata il 4 ottobre 2013, giorno dell’inaugurazione.

 

L’esibizione sarà aperta al pubblico per due mesi grazie al Museo di Arte Contemporanea che ha messo a disposizione la  Sala d’Educazione.

 Arianna Pagano e Yessica Navarro

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