Debito pubblico: Italia resta in top Ue. Spagna fuori recessione

ROMA. – Non si arresta la spirale rialzista del debito dell’Italia. Anzi, l’accelerazione si fa più marcata spingendo il debito pubblico italiano a un nuovo record e, nella graduatoria europea, si posiziona al livello piu’ alto superato solo dalla disastrata Grecia. A certificarlo è Eurostat: nel secondo trimestre 2013 il nostro debito è schizzato al 133,3% del Pil registrando una crescita di 3 punti percentuali rispetto ai primi tre mesi dell’anno quando era al 130,3%. Un ritmo ben più forte rispetto alla media Ue che viaggia attorno all’1%. Così, a superare l’Italia è solo la Grecia con un rapporto debito/Pil che ormai sfiora il 170% (al 169,1%). Eppure la crisi sta iniziando ad allentare la presa, almeno stando ai segnali che arrivano dai nostri partner più vicini, Spagna e Francia. Madrid è fuori dalla recessione, ha decretato la Banca centrale spagnola, secondo cui la contrazione del’economia si è arrestata nel terzo trimestre dell’anno dopo nove trimestri consecutivi in negativo. Nel bollettino economico l’istituto centrale stima in +0,1% rispetto al trimestre precedente l’andamento del Pil nel periodo luglio-settembre. Nel caso della Francia, è l’agenzia di rating Standard & Poor’s a vedere l’uscita dalla recessione dopo otto trimestri consecutivi di stagnazione. Ma per l’agenzia di rating, l’economia francese resta comunque “fragile” e ci si attende “una crescita piatta nella seconda metà dell’anno”. E se l’Italia arranca, il debito pubblico continua a crescere sia in termini assoluti che in punti percentuali di Pil: nel secondo trimestre 2012 era di 1.982.898 milioni di euro, pari al 125,6% del Pil, nel primo trimestre di quest’anno era di 2.035.833 milioni, al 130,3%, mentre nel secondo trimestre è arrivato a 2.076.182 milioni, ovvero al 133,3%. Dopo Grecia e Italia, gli altri debiti pubblici più grandi dell’eurozona in percentuale di Pil sono il Portogallo (131,3%) e l’Irlanda (125,7%).

 

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