Ue dichiara guerra allo smog

BRUXELLES – Guerra aperta sul fronte smog in Europa, che si stima abbia provocato 400mila morti premature solo nel 2010. A lanciare l’offensiva la Commissione europea, con un pacchetto di nuove misure per tagliare le emissioni killer provenienti dai settori di industria, trasporti, energia e agricoltura, ma anche dagli impianti di riscaldamento domestico, riducendo il loro impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. A questo piano d’attacco vanno aggiunte poi nuove procedure d’infrazione in arrivo da Bruxelles nei confronti di 17 Paesi, fra cui l’Italia, ancora fuorilegge rispetto ai limiti delle concentrazioni degli inquinanti, polveri sottili in primis (Pm10).

Questa volta la Commissione europea pare decisa a battersi per l’applicazione della legge, con la possibilità in extremis di richiedere sanzioni alla Corte di giustizia Ue per chi non si mette in regola.

– L’inquinamento dell’aria è ancora un ‘killer invisibile’ e impedisce a molte persone di avere una vita pienamente attiva – spiega il commissario Ue all’ambiente, Janez Potocnik, secondo cui le nuove regole “dimezzeranno il numero di morti premature” legate alle emissioni nocive.

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