Esperta Usa e Ambasciata d’Italia, Fb e Twitter strumenti per diplomatici

NEW YORK – Potere e leadership nell’era digitale: se ne parlerà oggi all’Ambasciata d’Italia a Washington. “Nel “mondo nuovo” delle relazioni internazionali una molteplicitá di attori sociali – governi, corporation, fondazioni, Ong, gruppi religiosi, universitá – si combinano e ricombinano come i mattoncini del Lego”, sostiene Anne-Marie Slaughter, presidente della New America Foundation dopo tre anni al Dipartimento di Stato con Hillary Clinton: “In questo “Mondo Lego” la leadership consiste nel radunare e connettere il gruppo giusto di attori per risolvere un certo particolare problema”. Facebook compie 10 anni. Sono vent’anni, oggi, dalla prima e-mail tra Bill Clinton e Carl Bildt, due tra i leader più interconnessi del mondo. L’incontro sulla diplomazia digitale é stato promosso nell’ambito di una serie diventata uno dei principali fori nella capitale americana su questi temi.

– Penso che sia essenziale che gli ambasciatori usino i social media per connettersi direttamente con quante più comunità e gruppi di riferimento possibili – ha detto all’Ansa l’esperta americana.

D’accordo l’Ambasciatore italiano Claudio Bisogniero, che ha aperto un account Twitter appena insediato a Washington:

– I social media sono diventati uno strumento essenziale, non solo per comunicare con i cittadini ed il pubblico, ma anche per trovare un angolo d’osservazione diverso rispetto a quello dei media tradizionali. Permettono poi d’interagire con un’ampia fetta di opinione pubblica, visto che gli utenti di Twitter e Facebook coprono ormai tutte le fasce d’etá”. Nell’era digitale, secondo Bisogniero, é importante che il diplomatico sia presente anche sui social media: “Twitter é ormai diventato parte del mio quotidiano, a fianco della rassegna stampa e delle email”. L’obiettivo iniziale dell’Ambasciatore – comunicare con gli americani, raccontargli il nostro Paese e la miriade di settori in cui le relazioni bilaterali continuano a rafforzarsi – si é trasformato con l’aumento dell’interazione con l’Italia: “Studenti interessati a borse di studio e programmi di ricerca, imprenditori, turisti, giornalisti, semplici curiosi”. Gli Stati Uniti sono all’avanguardia in questo settore, ma l’azione della Farnesina é giá molto dinamica e in continua crescita: come quando – ed é solo un esempio – nel 2012 il consolato a Caracas é sbarcato su Twitter e Facebook aprendo un vero e proprio sportello interattivo su cui gli italiani del Venezuela possono seguire lo stato delle proprie pratiche dialogando direttamente con il titolare della sede. Twitter, d’altra parte, é solo uno dei molti strumenti di diplomazia digitale, forse il piú visibile, il piú conosciuto. Ma la diplomazia digitale, secondo l’ambasciatore Bisogniero, va al di lá di Twitter e Facebook, del crowdsourcing, delle tecnologie cloud e delle app: “L’innovazione e l’engagement sono gli obiettivi principali, a prescindere dallo strumento”. (Alessandra Baldini/ANSA)

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