Swansea domina ma il Napoli vince e si qualifica

NAPOLI. – Tutto è bene quel che finisce bene. Il Napoli batte lo Swansea (3-1) e si qualifica agli ottavi di finale di Europa League nei quali incontrerà il Porto. Ma il punteggio finale è quanto di più bugiardo possa esistere nel calcio perché in campo i gallesi la fanno da padroni ed hanno l’unico torto di non sapere chiudere una partita che per lunghi tratti dominano con modalità a dir poco imbarazzanti per la squadra di Benitez. E non è un caso che fino ad una decina di minuti dalla fine la qualificazione sia saldamente nelle mani degli ospiti. Al 33′, però, ci pensa Higuain a portare in vantaggio la sua squadra. L’ultimo quarto d’ora della partita, compresi i minuti di recupero, è contraddistinto da un assalto all’arma bianca dei gallesi con il Napoli che si difende con le unghie e con i denti. Reina diventa il vero protagonista della partita e riesce a mantenere imbattuta la sua porta. Pochi istanti prima del fischio finale, poi, con lo Swansea tutto proteso all’offensiva, il Napoli arrotonda ‘ingiustamente’ il punteggio con Inler. La fragilità della difesa del Napoli, nella quale Benitez preferisce schierare Henrique al fianco di Albiol, è in certi frangenti della partita addirittura imbarazzante. Ogni volta che i gallesi attaccano centralmente con passaggi filtranti sono in condizione di mettere un uomo smarcato davanti a Reina. Inler e Berhami, con la squadra troppo sbilanciata in avanti e con i trequartisti che arretrano poco e male per dare una mano al centrocampo ed alla difesa, vengono costantemente presi in mezzo dagli avversari quando questi ultimi si propongono all’offensiva e l’intero reparto difensivo degli azzurri traballa pericolosamente. Lo schieramento tattico adottato dai due allenatori è identico ma le tre mezze punte gallesi, Routledge, Emnes e Pablo Hernandez, si impegnano costantemente nel rincorrere i loro avversari di riferimento fino alla metà campo ed oltre e questo particolare fa la differenza. Subito dopo il gol del vantaggio dei padroni di casa, propiziato da un tocco di testa di Higuain che lancia in area Insigne il quale supera il portiere dello Swansea con un pallonetto, appena i gallesi si spingono con maggiore convinzione all’offensiva si ha immediatamente chiara l’immagine di un Napoli fragile in difesa e disposto male sul terreno di gioco. Tra i reparti non c’è armonia, ciascuno gioca per conto proprio. In attacco il gioco di Pandev che non fa mai la sponda di prima intenzione, ma ha bisogno di più di un tocco per poi eventualmente servire un compagno, rallenta la manovra e la rende prevedibile. Nella ripresa ci si aspetterebbe un Napoli votato all’assalto, perché il pareggio per 1-1 qualifica i gallesi. Ed invece la squadra di Benitez non solo rimane involuta nella manovra e completamente priva di idee, ma non ci mette neppure il cuore. In alcuni momenti della ripresa gli azzurri sono in balia degli avversari i quali se avessero soltanto un po’ più di convinzione potrebbero anche chiudere la partita. L’impressione di impotenza della squadra di Benitez è disarmante. Si capisce benissimo che solo un caso, un rimpallo, un intervento maldestro della difesa ospite, può far sbloccare il risultato per gli azzurri. Ed infatti un rimpallo su azione di Mertens propizia il gol del vantaggio azzurro con Higuain. Poi l’immane sofferenza fin sul filo di lana. Insomma il Napoli vince e si qualifica, ma Benitez e la squadra avranno molto da lavorare se intendono mantenere la speranza di andare ancora avanti nella competizione europea. 

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