Fiat: debutta a Ginevra la mini Jeep costruita a Melfi

TORINO. – Fiat prepara l’offensiva in Europa e, in attesa del piano industriale di maggio con i modelli dei prossimi tre anni, alza il velo sulla mini Jeep, il piccolo suv prodotto in Italia, nello stabilimento lucano di Melfi. L’auto, prima Jeep realizzata fuori dagli Usa, farà la sua prima apparizione al Salone di Ginevra, martedì 4 marzo e precederà di qualche mese la gemella Fiat 500X, attesa a Parigi in autunno. Domani l’amministratore delegato Sergio Marchionne, che a Ginevra farà il punto sulle strategie del gruppo, parteciperà al consiglio di Fiat sui conti 2013, mentre presiederà in call conference quello di Cnh Industrial, anticipato di un giorno rispetto alla data precedentemente indicata. Una modalità, quella della conference call, non consueta per un cda, che dopo lo spostamento in Gran Bretagna della sede fiscale della società è stato convocato in altre occasioni a Londra. Al Salone svizzero, negli stand del Lingotto debutteranno anche la versione europea della nuova Jeep Cherokee, le Panda Cross e Fiat Freemont Cross, mentre per Alfa ci saranno i Modelli Year della Giulietta e della Mito, per Lancia le nuove Ypsilon Elefantino. Gli occhi sono puntati però sulla mini Jeep anche perchè è il segno tangibile della ripartenza degli stabilimenti italiani, uno dei primi risultati degli investimenti effettuati ma anche della strategia di rilancio del gruppo. La vettura segna infatti l’ingresso del brand Jeep nel segmento B dei suv, fascia di mercato in forte crescita in Europa – nel 2013 le vendite sono aumentate dell’85% rispetto all’anno precedente con quasi 520.000 immatricolazioni – con un trend positivo destinato a continuare anche nei prossimi anni fino a raggiungere quota 800.000 unità nel 2017. Lunedì nello stabilimento di Melfi, dove la Fiat ha investito più di un miliardo di euro, ”partirà – spiegano i sindacati – un robusto piano di formazione che coinvolgerà tutti i lavoratori, in vista del pieno regime produttivo del primo modello”, il mini suv, previsto per luglio. Una vettura che con la 500X, come ha detto il presidente della Fiat, John Elkann, sarà “alla base della strategia di crescita per i prossimi anni”: in entrambi i casi si tratta di automobili che saranno acquistate ovunque nel mondo. Quando la produzione raggiungerà il pieno ritmo, la fabbrica di Melfi sarà in grado di costruire 1.600 vetture al giorno, organizzate su tre turni di lavoro, ha spiegato l’ad Sergio Marchionne che ha parlato di quello lucano come del “primo di una serie di annunci, che coinvolgeranno in modo progressivo anche tutti gli altri nostri stabilimenti dell’auto in Italia”. Manca ancora all’appello Cassino e una migliore definizione dei progetti per Mirafiori, ma a maggio il quadro sarà chiaro. (Amalia Angotti/ANSA)

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