Vinitaly: Focus estero su 120 Paesi, ecco Vininternational

ROMA. – Vinitaly accelera nella sua mission di promuovere all’estero la cultura e la commercializzazione del vino italiano arricchendo i contenuti della 48esima edizione, in scena dal 6 al 9 aprile a Veronafiere, con nuove proposte dedicate agli operatori stranieri, più di 50mila da 120 paesi. Ecco quindi il nuovo padiglione Vininternational che raduna 70 espositori dei principali Paesi produttori di vino con aree per degustazioni e salotti d’affari. Ed ecco l’International Buyers’ Lounge, nuova area dedicata espressamente agli incontri b2b, con il coinvolgimento dei consorzi di tutela e le aziende espositrici da una parte e i buyer esteri dall’altra. “Vinitaly non è più un appuntamento fieristico ma un vero e proprio sistema rivolto a favorire l’internazionalizzazione delle imprese”, afferma il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, presentando la rassegna che si abbina, come ogni anno, a Sol&Agrifood ed Enolitech, i due saloni che completano l’offerta di Vinitaly con il food d’eccellenza e le nuove tecnologie per il settore. “Per la prima volta quest’anno si supereranno i 5 miliardi di valore dell’export di vini italiani e un pezzettino di questo valore ce lo sentiamo nel nostro patrimonio” – osserva da parte sua il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. Ma l’accelerazione sull’internazionalizzazione non è la sola novità del 48esimo Vinitaly: la crescita dell’interesse e del mercato del vino biologico ha portato gli organizzatori a dar vita allo speciale salone specializzato Vinitalybio, realizzato con la collaborazione di Federbio. Intanto crescono i numeri del salone veronese, ormai affermato numero uno delle rassegne di settore mondiali: quest’anno – sottolinea Riello – sono stati superati i centomila metri quadri venduti ad espositori. “Il comparto del vino è una nuova frontiera industriale di grande opportunità e va in controtendenza in tempi di crisi – osserva Riello, battendo il tasto sulla necessità che il nuovo governo affronti il problema del rilancio dei deboli consumi interni, contrasti il fenomeno della contraffazione, definito “un furto a mani aperte” e favorisca lo sbarco delle imprese italiane, caratterizzate da dimensioni medio-piccole, anche sui mercati più lontani. A raccogliere l’appello di Riello alla presentazione di Vinitaly c’è il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, che afferma di riconoscere “una centralità assoluta” all’esperienza Vinitaly. Martina annuncia anche che la rassegna sarà protagonista ad Expo 2015 dove il suo ministero accompagnerà le eccellenze del settore agroalimentare. Per il ministro, il comparto vitivinicolo ha “un’importanza assoluta” a cui va dedicata attenzione lavorando sia sul fronte dell’internazionalizzazione che del rilancio dei consumi interni. (Cristina Latessa/ANSA)

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