Ancora morti nelle proteste. Sale a 20 il tragico bilancio delle vittime

CARACAS – Ancora due morti. Aumenta cosí a 20 il bilancio delle vittime delle proteste che scuotono in lungo e in largo il Venezuela. Questa volta le vittime non sono i manifestanti ma un Guardia Nazionale e un motociclista. Qust’ultimo non si sa se appartenente ai “colectivos” che, negli ultimi giorni, hanno seminato il panico tra i manifestanti della Plaza Altamira, gli abitanti della Plaza La Candelaria e dei quartieri del Comune di Chacao.

Cosí, mentre a San Cristobal é inaugurata la “Conferencia por la Paz”, e nella Osa verrá forse discussa l’attuale situazione politica ed economica del Venezuela, le proteste si susseguono con arresti, feriti e, purtroppo, morti.

Stando alla prima ricostruzione di quanto avvenuto al quartiere Los Ruices, il Guardia Nacional e il motociclista, sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre cercavano di rimuovere una delle tante barricate innalzate durante la protesta.

Nei quartiere “Los Cortijos”, i motociclisti dei “colectivos” (circa 500, stando alle testimonianze degli abitanti del luogo), hanno agito senza che la Guardia Nazionale intervenisse distruggendo proprietá private ed entrando addirittura nei parcheggi degli edifici arrecando gravi danni alle  automobili ed incendiandone una.

Il presidente del Parlamento, Diosdado Cabello, intanto, ha assicurato che non avrá indugi nell’ordinare l’intervento delle “Unidades de Batalla Bolivar-Chávez”, “per difendere la patria”.

– Abbiamo ben chiaro ció che vogliamo – ha detto il presidente del Parlamento -. Se devo dare  l’ordine lo daró senza indugi.

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