Cuba denuncia guerra web degli Usa

L’AVANA. – Anche Yoani Sanchez ha utilizzato Zunzuneo, la rete sociale chiusa nel 2012 con la quale gli Usa hanno cercato di favorire un “cambiamento” a Cuba: lo denuncia un sito web vicino al potere castrista, tirando in ballo la nota blogger anti-regime e altri dissidenti: tutti accusati di complicità in quella che viene dipinta come una “gigantesca campagna sovversiva” mediatica contro l’isola del socialismo. L’Avana è in questo modo passata al contrattacco sulla vicenda del Zunzuneo (cinguettio del colibrì), una rete di comunicazione promossa da Washington, come si è scoperto di recente: una sorta di “twitter cubano” che sarebbe stata concepita per indebolire il governo cubano e la cui esistenza è stata resa nota qualche giorno fa dall’agenzia americana Ap. Il sito Cubadebate polemizza con toni furibondi e collega l’iniziativa con l’intenzione manifestata a suo tempo dalla Sanchez di creare un nuovo “giornale digitale” anticonformista. Un progetto annunciato da mesi dalla blogger la quale, durante una recente visita negli Usa, è stata ricevuta dal vicepresidente Joe Biden e ha confermato che la testata dovrebbe essere pronta in rete tra qualche settimana. Cubadebate riprende inoltre un articolo nel quale il giornalista britannico Glenn Greenwald, protagonista della pubblicazione dei documenti sullo spionaggio americano della Nsa emersi con il Datagate, sottolinea che non solo l’intelligence Usa ma anche le agenzie di altri paesi occidentali utilizzano reti sociali per incidere via web sulle realtà di paesi governati da regimi sgraditi. Nell’articolo – pubblicato in originale sul sito The Intercept – si addita in effetti Zunzuneo come “una goccia della propaganda sporca” sparsa su internet. A occuparsi del caso è d’altra parte anche Juventud Rebelde, organo della gioventù castrista: gli Usa – afferma il quotidiano – hanno cercato di ingannare… i cubani offrendo loro una piattaforma gratis o a prezzi ridotti: si tratta della punta dell’iceberg di un ampio e sordido piano sovversivo che utilizza le nuove tecnologie”. Nonostante sia stata chiusa sull’isola, Zunzuneo è rimasta in attività tramite l’emittente radio e tv Martì che trasmette dagli Stati Uniti. Mentre i media governativi locali riferiscono di un altro progetto, chiamato “Conmotion”, che sarebbe stato messo in piedi sempre dal “nemico yankee” per “allestire una rete clandestina senza fili nel paese”: facendo così credere “ai presunti ‘imprenditori tecnologici’ di Cuba di avere delle reti proprie”.

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