Bouhanni cala il tris, Evans tiene la maglia rosa

SALSOMAGGIORE TERME – Nel Giro delle doppiette (Kittel e Ulissi), Nacer Bouhanni scavalca tutti mettendo a segno un tris: terza vittoria in volata per il francese di origini algerine che ha cominciato con la boxe prima di scoprire il fascino del ciclismo. Anche sotto il traguardo di Salsomaggiore Terme lo sprinter transalpino si conferma padrone incontrastato degli arrivi in volata da quando il tedesco Kittel ha abbandonato il Giro. Ne fa le spese, ancora una volta, l’azzurro Giacomo Nizzolo che anche ieri, come in occasione delle due precedenti vittorie del francese, arriva secondo. E pensare che il milanese era partito bene, cercando di anticipare il rivale che prima gli ‘tiene la ruota’ e poi lo batte con la progressione gia’ messa in evidenza in precedenza.

Le emozioni della Modena-Salsomaggiore, 173 km attraverso la Pianura Padana nel giorno in cui anche il Giro ricorda i due anni dal sisma in Emilia, sono tutte concentrate nel finale di gara: i sogni di gloria del duo tutto italiano in fuga, composto da Andrea Fedi e Marco Bandiera, sono appena stati smontati dal gruppo che li ha raggiunti a una decina di chilometri dall’arrivo.

Col gruppo di nuovo compatto sono gli uomini della Sky a fare l’andatura con in testa Dario Cataldo. Ma a circa 700 metri dall’arrivo, nella curva che introduce al rettilineo finale, l’americano Tyler Farrar tocca la ruota di Roberto Ferrari che lo precede e scivola, determinando a catena la caduta di una dozzina di corridori dietro di lui che stavano prendendo posizione per la volata, tra gli altri anche Elia Viviani, gia’ malconcio per i postumi dell’influenza. Nizzolo e Matthews, scampati al ruzzolone, lanciano la volata che Bouhanni si aggiudica.

“Mi sento proprio in forma” – dice il francese che rivela di essersi allenato duramente in montagna per arrivare bene a questo Giro. Non cambia la classifica generale con Cadel Evans che mantiene un vantaggio di 57” su Rigoberto Uran Uran, di oltre un minuto sul polacco Majka, e di 1′ e 20” su Pozzovivo, primo degli italiani. L’australiano anche ieri ha messo a lavorare la squadra ed é stato sempre nelle prime posizioni arrivando nono al traguardo. Tuttavia deve fare i conti con la perdita di uno dei suoi gregari piu’ affiatati, il belga Eijssen, incappato anche lui in una caduta. E allo stesso tempo, in vista delle salite che arriveranno a fine settimana, vede crescere con preoccupazione la condizione della concorrenza colombiana: “Soprattutto di Uran – dice a fine gara – senza dimenticare Quintana, anche se non sta molto bene”.

Oggi una tappa lunghissima (249 km), l’undicesima, da Collecchio a Savona, dall’Emilia alla Riviera Ligure, con due gran premi della montagna, uno all’inizio, l’altro alla fine della corsa, per un tracciato propizio per le fughe da lontano. Sarà l’antipasto per la crono dei vini in programma domani, da Barbaresco a Barolo, quando le gerarchie in classifica saranno ridisegnate.

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