Bonnie & Clyde, 80 anni di leggenda

NEW YORK – I Romeo e Giulietta della Grande Depressione. Resi leggendari da libri, fumetti, film e canzoni, Bonnie e Clyde morirono 80 anni fa, il 23 maggio 1934. Ma a dispetto di molti altri criminali, la morte per loro non é stata la fine della storia: le vicende intorno all’auto trivellata da proiettili su cui sono stati uccisi sono andate avanti anni e le voci e le leggende sulla vera storia della coppia si rincorrono ancora oggi.

Dopo anni di fuga, Bonnie e Clyde sono stati uccisi sulle strade della Luoisiana, nel parish di Bienville, da un’imboscata della polizia. L’auto su cui si trovano era una Ford, rubata un mese prima in Kansas a Ruth e Jesse Warren. La coppia, dopo l’uccisione dei due banditi, ha reclamato con le autoritá la vettura, denunciando lo sceriffo affinché venisse riconsegnata. E la Ford di Bonnie e Clyde é stata oggetto anche di un aspro litigio fra i due coniugi Warren al momento del divorzio, tanto che la vettura é finita in tribunale per tre volte: la popolaritá della coppia di banditi e gli anni di fuga hanno alimentato l’immaginario collettivo e la Ford su cui sono stati uccisi aveva un valore inestimabile, divenendo per questo motivo di scontro fra i Warren.

La Ford autentica é ora esposta al Whiskey Pete Casino, in Nevada. Secondo le leggenda, Clyde aveva una passione per le auto Ford, soprattutto la V8, tanto da scrivere una volta direttamente a Henry Ford ed elogiarla:

”Anche se la mia attivitá non é strettamente legale non faccio del male nel dirle che bella macchina avete nella V8” si legge nella presunta lettera di Clyde a Ford.

Bonnie e Clyde si sono conosciuti a casa di un’amica nel 1930. Ambedue provenienti da famiglie povere si erano innamorati: Clyde la chiamava ‘bambina dagli occhi blu’ e per lei – si racconta – sarebbe stato disposto a cambiare la sua vita.

Bonnie, che fin da bambina odiava le armi e non voleva toccarle, per Clyde si é ‘convertita’. La loro fuga iniziata nell’aprile del 1932, quando Clyde venne accusato dell’omicidio di John Bucher. Nonostante si professasse innocente, Clyde venne formalmente accusato e di fronte alla scelta del carcere a vita o della fuga scelse la seconda.

Inizió cosí la fuga della coppia, fra rapine e omicidi, e una delle maggiori cacce all’uomo della storia americana con il Federal Bureau of Investigation in prima fila. Una fuga che si é conclusa con l’uccisione della coppia e la loro sepoltura in due diversi cimiteri, a dispetto della loro volontá, per la contrarietá delle rispettive famiglie.

Bonnie é stata sepolta in un bara d’argento, indossando un’elegante camicia da notte blu, con le unghie smaltate e i capelli in piega, come aveva richiesto. Sulla sua tomba é inciso un brano di una sua poesia: Come i fiori sono resi piú profumati dalla luce del sole e la rugiada, così questo vecchio mondo è più splendente, Grazie all’esistenza di persone come te”.

La fuga e la storia d’amore fra Bonnie e Clyde ha suscitato l’interesse di Hollywood da subito: nel gennaio 1937 uscí il film Sono innocente, diretto da Fritz Lang con Henry Fonda e Sylvia Sidney, nel quale la fuga finale dei due coniugi è ispirata a Bonnie e Clyde.

Nel 1967 uscí invece Gangster Story, di Arthur Penn che incasso nove nomination all’oscar.

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