Vendola: “Renzi cambi politiche edesca dall’austerity”

ROMA  – “I dati dei nazionalisti, dell’ estrema destra, degli euroscettici sono inquietanti: è un avviso ai naviganti. Se si continua con le politiche dell’austerity si spaccherà il cuore dell’Europa”. Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sel, parlando con i cronisti a Montecitorio.

– Il risultato di Alexis Tsipras in Grecia è un dato straordinario – prosegue – che rappresenta l’idea che c’é un’alternativa all’onda nera e melmosa del populismo. Non possiamo che essere soddisfatti, in così poco tempo, con così tanta disattenzione dei media è stato raggiunto un risultato importante.Grillo ha spaventato l’opinione pubblica, quel vocabolario infetto, da licantropo è un problema per la convivenza. E l’opinione pubblica ha voluto dare una lezione a Grillo: la politica è innanzitutto un uso sobrio delle parole. Le parole come lapidazione, come denigrazione – osserva il governatore della Puglia – sono proprie di un codice di intolleranza che fa male alla democrazia. Renzi ha goduto poi del fatto di non essere sovrapponibile a Monti, a Letta, alle politiche di massacro del welfare che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni, e che il Pd ha condiviso in toto. Con un Renzi che non rappresentava il rendiconto di ciò aveva fatto il suo partito negli ultimi anni e che gli ha permesso di intercettare un’attesa di speranza e di cambiamento – sottolinea Vendola -. Ma ora questo straordinaria domanda di cambiamento, questa speranza che si è riversata su di lui, Renzi la deve giocare per cambiare davvero le politiche in Europa, altrimenti non si potrà pensare di aver cambiato musica davvero. Il voto europeo chiede ora all’Europa – conclude – di uscire dalla palude delle politiche dell’austerity, come ci insegna il voto francese o greco: quando la sinistra diventa complice della destra nelle politiche di impoverimento la sinistra si schianta.

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