Apple guarda al futuro, con Beats nasce il dopo-Jobs 

NEW YORK  – Svolta Apple che rompe con la ‘filosofia’ di Steve Jobs, e apre l’era Tim Cook. Cupertino acquista per 3 miliardi di dollari Beats, lanciando ufficialmente la sfida a Pandora e Spotify. E dando il via al dopo-Jobs, con Cook che, rompendo la ‘tradizione’, cerca di imprimere il proprio marchio su Apple. L’acquisizione record, la maggiore della storia di Apple, supera di gran lunga i 400 milioni di dollari pagati da Cupertino per NeXT Software nel 1997, in un accordo che aveva cambiato la vita ad Apple, segnando il ritorno di Jobs nella società. E lo shopping di Apple, con Beats in tasca, potrebbe non dirsi concluso. Cook lascia infatti la porta aperta a nuove acquisizioni:

– Continuiamo a guardarci in giro.

Un potenziale shopping per il quale ad Apple non mancano le risorse grazie al tesoro di 150,6 miliardi di dollari di liquidità a disposizione. La prima vera novità dell’accordo è che il marchio Beats resterà autonomo nell’universo Apple. Inoltre il servizio di musica in streaming di Beats resterà disponibile anche per i concorrenti di Apple, inclusa la rivale Google contro la quale Jobs voleva una ”guerra santa”.

L’acquisizione di Beats mostra anche la seria volontà di Apple di lanciarsi nella musica in streaming, spingendosi oltre e rafforzando iTunes Radio. E contravvenendo a uno dei ‘must’ di Jobs, convinto che la gente non voglia affittare la musica, ma possederla. I servizi di musica in streaming stanno invece prendendo piede, soprattutto fra i più giovani. Ma non sono ancora un’attività redditizia e il modello adottato finora presenta molte sfide, anche per un colosso come Apple.

Cupertino ha lanciato iTunes Radio nel 2013 e il servizio gratuito conta ora 40 milioni di utenti. L’acquisizione porta in Apple due ‘star’, ovvero i co-fondatori di Beats il rapper Dr. Drew e il produttore Jimmy Iovine, che ha lavorato in passato con Bruce Springsteen, Patti Smith e gli U2. Due nomi famosi sui quali Apple scommette per spuntare accordi esclusivi con star della musica: iTunes continua a lavorare con la maggior parte della raccolta musicale di Jobs e ha un accordo in esclusiva con Beyonce’. L’ingresso di Iovine, grande amico di Jobs, potrebbe aiutare nuove altre intese: secondo gli analisti i 3 miliardi di dollari di Apple per Beats sono infatti una scommessa su Iovine e i suoi contati con l’industria della musica. Guardando solo alle popolari cuffie che produce e al servizio di musica in streaming a pagamento che vanta 250.000 abbonati, la cifra sembrerebbe infatti esagerata. Sotto pressione degli azionisti per rilanciare Apple, Cook spiega la filosofia dietro l’acquisizione e rassicura.

– Questi ragazzi hanno un talento raro, ci piace il servizio che hanno creato – afferma Cook, sottolineando che fra la ”Silicon Valley e Los Angeles c’è un muro di Berlino: non si rispettano, non si capiscono”. Un’affermazione che sembra indicare un dialogo più facile fra i due mondi con l’ingresso di Iovine e Dr. Drew in Apple.

– Quello che Apple ottiene con Beats è gente di incredibile talento, che conosce profondamente la musica – aggiunge Cook. Le playlist di Beats sono infatti curate da star e non create da algoritmi, come avviene per Spotify e Pandora.

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