Bombe negli smartphone, la nuova sfida di Al Qaida

ROMA. – Bombe nascoste negli smartphone: al Qaida cerca strade nuove per rendere più potente la sua minaccia terroristica e già cresce l’allarme negli aeroporti internazionali, che hanno rafforzato le proprie misure di sicurezza, a scapito dei passeggeri destinati a dover affrontare controlli sempre più meticolosi e quindi maggiori ritardi. Funzionari dell’antiterrorismo americani citati dal quotidiano britannico Telegraph rivelano che l’esperto di bombe di al Qaida, Ibrahim Hassan al-Asiri, avrebbe messo a punto un nuovo esplosivo in grado di eludere gli attuali controlli di sicurezza negli aeroporti, che in una quindicina di Paesi in Europa e Medio Oriente hanno innalzato il livello di allerta già da una settimana, su sollecitazione degli Stati Uniti. Proprio Washington ha chiesto ai paesi alleati di prestare particolare attenzione proprio agli smartphone e alle scarpe dei passeggeri che si imbarcano sui voli diretti negli Stati Uniti. Non solo, sembra che gli esperti dell’antiterrorismo abbiano preso di mira gli smartphone della Apple (l’iPhone) e della Samsung (il Galaxy), che dovrebbero essere soggetti a controlli extra.  Si teme inoltre che al-Asiri possa aver messo a punto anche un nuovo tipo di scarpa esplosiva, con una versione più sofisticata rispetto a quella usata dal britannico Richard Reid, che nel 2001 tentò di far saltare in aria un aereo sulla rotta Parigi-Miami proprio con dell’esplosivo nascosto nelle scarpe. Un’altra minaccia invisibile preoccupa le autorità: gli americani temono che al-Asiri stia lavorando persino a una ‘bomba corporea’, cioè un esplosivo che verrebbe inserito con un’operazione chirurgica direttamente nel corpo del terrorista-kamikaze. Il rafforzamento delle procedure di sicurezza negli aeroporti internazionali si deve, tra l’altro, al crescente disappunto americano nei confronti dei Paesi europei, considerati incapaci di fermare i giovani musulmani diretti in Iraq e Siria per unirsi ai gruppi estremisti. Così quest’estate, i turisti dovranno fare i conti con controlli sempre più invasivi. Nello scalo britannico di Heathrow, in particolare, i passeggeri sono già sottoposti a verifiche rigorose sul corpo, vestiti, apparecchiature elettroniche. D’ora in avanti, inoltre, i viaggiatori diretti negli Stati Uniti dovranno sottoporsi ad un ulteriore check, che verosimilmente provocherà notevoli ritardi nella partenze.

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