Mondiali: l’Olanda sfida l’Argentina di Messi, nessuna paura

ROMA. – Una sola sconfitta, ma di quelle che anche a distanza di 36 anni non si possono dimenticare. L’Olanda di Van Gaal, atterrata a San Paolo, si avvicina alla semifinale di mercoledì contro l’Argentina con la voglia di ‘vendicare’ la finale Mondiale del 1978 persa ai supplementari proprio contro la Seleccion. Per gli Orange, ovviamente, il pericolo numero uno sarà rappresentato da Lionel Messi. “Ma l’Argentina non è solo lui – ricorda Arjen Robben – E’ una squadra molto forte”. Che col passare del tempo sembra aver anche acquisito una maggiore sicurezza. “L’ho vista giocare un paio di volte, all’inizio hanno avuto le loro difficoltà, ma nelle ultime partite hanno fatto ben. Ma perché dovremmo avere paura?” aggiunge Klaas-Jan Huntelaar, autore del gol decisivo su rigore a tempo scaduto che ha permesso di eliminare il Messico. Sulla stessa lunghezza d’onda sia Robin van Persie (“Sono convinto che possiamo fermarli”) sia Kuyt: “Stiamo facendo un torneo fantastico e siamo in grado di sconfiggere tutti, anche l’Argentina. Mercoledì sarà una partita da tutto o niente, ma siamo fiduciosi”. Van Gaal non potrà contare sugli infortunati Leroy Fer (bicipite femorale) e Nigel de Jong (inguine), e potrebbe dover fare a meno anche del difensore Ron Vlaar che è rimasto in campo per tutta la partita col Costarica (nonostante i problemi al ginocchio) permettendo al tecnico di effettuare prima dei rigori il cambio in porta tra Cillessen e Krul. Una mossa che si è rivelata vincente e che era stata pianificata con dovizia nei giorni precedenti la sfida. Ecco perché in molti adesso, in vista della sfida con l’Argentina, si attendono un nuovo colpo ad effetto di Van Gaal che intanto ha deciso di tenere nascosto il primo allenamento a San Paolo. La squadra, che si è sistemata all’Hotel Pullman di Ibirapuera, si allenerà a porte chiuse e lontano da occhi indiscreti allo stadio Paulo Machado de Carvalho, impianto di proprietà comunale abbandonato dal Corinthians, che dopo il Mondiale si trasferirà a Itaquera. Lo stadio però resta uno dei più famosi e ospita anche il museo del futbol. Dove si racconta la storia del calcio, quella che l’Olanda vorrebbe da un lato dimenticare e dall’altro riscrivere.

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