Tour: Kittel sprint bis, e Nibali si conferma in giallo

ROMA. – Il tedesco Marcel Kittel si conferma re dello sprint. Il capitano della Giant-Shimano non ha rivali negli arrivi in volata e oggi ha fatto sua la terza tappa (aveva vinto anche la prima) del Tour de France, da Cambridge a Londra, che ha anche confermato la maglia gialla Vincenzo Nibali. E’ stato un arrivo imperioso, di forza, “probabilmente il più veloce sprint che abbia mai fatto” ha dichiarato raggiante il corridore tedesco dopo la vittoria. La volata è cominciata a 2 km dal traguardo, i ciclisti sfrecciavano a 60kmh, uno sprint infinito sul quale a 500 metri dalla linea del traguardo ha messo il cappello Kittel l’imbattibile, che non ha ambizioni di classifica ma può far sue tante tappe di questo Tour. Spettacolare lo scenario dell’arrivo, davanti a Buckingham Palace, residenza della Regina Elisabetta. Scuole chiuse a Londra in attesa dell’arrivo dei corridori. In piazza già di prima mattina oltre un milione di persone nell’area del traguardo. Nibali è rimasto colpito dalla passione dei tifosi inglesi, che lo hanno festeggiato e incitato a lungo, “mi ha emozionato molto” ha dichiarato il campione siciliano, confessando che non gli era mai capitata una cosa del genere. Lo ‘squalo dello Stretto’ ha difeso con autorevolezza la maglia gialla, senza faticare tanto, sempre in mezzo al gruppo, a ruota di Froome e Contador, mentre i suoi compagni dell’Astana sono stati a lungo in testa. Se Kittel ha trionfato a Buckingham Palace, i vincitori morali di questa tappa sono però due sconosciuti debuttanti, il francese Jean-Marc Bideau e il ceco Jan Barta, che al via si sono lanciati in una fuga temeraria, considerato che quella odierna era una tappa in linea, senza salite o asperità, di 155 km, disegnata solo per la gioia dei velocisti, e senza la pretesa di smuovere emozioni e classifica. I due, spinti dall’ entusiasmo, si sono buttati a capofitto nell’impresa, e se ne sono andati soli soli per ben 149 km, mettendo fra loro e il resto dei corridori anche 5 minuti di distacco. Poi, sul più bello, quando forse cominciavano a crederci, il gruppo ha accelerato e li ha ripresi ad appena 6 km dall’appuntamento con la storia. Per i due corridori è rimasta la gloria di un giorno, per i milioni di persone assiepate lungo il percorso un’emozione in più regalata da questo Tour scoppiettante, che i britannici stanno seguendo con un entusiasmo che non s’è mai visto nemmeno in Francia, uno spot straordinario per questo sport. Domani la corsa riparte dalla Francia, con una quarta tappa non molto impegnativa, da Le Touquet-Paris-Plage a Lille di 163,5 km. Ma il pensiero di tutti è alla tappa di dopodomani sul pavè, che impegnerà i 196 corridori in gara su un tratto del terribile tracciato della Parigi-Roubaix. Il primo a esserne consapevole è Nibali: “Finora tutto bene, ma adesso bisogna superare l’ostacolo pavé. Una tappa dura e pericolosa, un ostacolo che dobbiamo superare” ha commentato il ciclista messinese.

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