Confcommercio: il difficile accesso al credito bancario, colpite 53% imprese

ROMA. – Il credit crunch non allenta la morsa sulle imprese: l’accesso al credito, alla fine della prima metà dell’anno, resta ”difficoltoso, costoso e limitato”, soprattutto per le imprese di minori dimensioni e quelle del Mezzogiorno. A segnalarlo è l’Osservatorio Credito Confcommercio (OCC), realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Ricerche. Nel secondo trimestre del 2014, aumentano le imprese che si sono viste rifiutare in tutto o in parte la domanda di credito (dal 50,7% al 53%), evidenzia l’Osservatorio; percentuali che, nel Mezzogiorno, risultano “amplificate” con appena 2 imprese su 100 finanziate e ben l’81% di richieste non accolte o accolte con ammontare inferiore. Rimane critica, sempre secondo l’analisi, la capacità finanziaria delle imprese del terziario che, nella maggioranza dei casi (48%), risultano ancora in difficoltà a fronteggiare autonomamente il proprio fabbisogno finanziario (nel trimestre precedente erano il 53%); e, a fronte di un leggero incremento del numero di imprese che si sono rivolte alle banche per chiedere un fido (dal 14,6% al 15,9%), resta ancora bassa, e su un livello non dissimile dal trimestre precedente, la quota di quelle che si sono viste accogliere le richieste di fido (26,7%) portando la percentuale di imprese effettivamente finanziate a poco più del 4%. In leggero miglioramento il giudizio delle imprese del terziario circa l’andamento dei tassi di interesse mentre si confermano negativi, rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente, i giudizi relativi alle altre condizioni alle quali il credito viene concesso (costo dei servizi bancari, durata del credito, garanzie richieste).

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