Scusate il ritardo: in gol Klose, Higuain e Llorente

ROMA. – Il lupo delle aree di rigore perde il pelo ma non il vizio del gol, specie se si tratta di predatori di lungo corso, abituati a convivere con astinenze cicliche, anche se piuttosto rare. E la giornata di campionato che celebra il terzo posto delle neofite Udinese e Sampdoria, ma anche lo scatto di reni di Napoli, Lazio e Inter, riporta in auge un grappolo di cannonieri prestigiosi, al primo centro stagionale. Klose, Llorente, Higuain e Hamsik ritrovano il profumo del gol insieme ad altri giocatori meno abituati alla classifica cannonieri. Scusate il ritardo, sembrano dire ai tifosi che cominciavano a preoccuparsi, anche se ciascuno di loro ha una storia diversa. La morale e’ pero’ che il campionato ritrova alcuni protagonisti acclamati. A far sospirare di piu’ i suoi estimatori e’ stato Miro Klose, 36 anni, che il 13 luglio scorso col gol nel 7-1 al Brasile e’ diventato con 16 reti il maggiore goleador della fase finale dei mondiali. Il tedesco pero’ ha lasciato a becco asciutto i tifosi della Lazio sette mesi visto che il suo ultimo gol l’aveva segnato il 30 marzo, nel 3-2 all’Olimpico al Parma. E’ bastato un lampo per riaccendere la luce, Klose sparviero d’area sa essere ancora implacabile.

C’era aria di maretta nel Napoli con Benitez in discussione e alcuni tifosi inferociti a Berna dopo il ko in Europa League.  Col Verona i partenopei hanno stentato fino al 2-2, poi ci ha pensato Gonzalo Higuain a ritrovare l’antica dimestichezza col gol segnando tre gol, i primi della stagione, in 23′ e chiudendo in trionfo una gara sofferta. Per l’argentino un riscatto maturato lentamente visto che in campionato i suoi gol mancavano dal 13 aprile, una doppietta nel rotondo 4-2 inflitto alla Lazio anche se con la maglia del Napoli in stagione aveva gia’ segnato al San Paolo nell’infausto 1-1 Champions col Bilbao e in Europa League con lo Sparta Praga e lo Slovan. Primi gol in campionato anche per la bandiera Marek Hamsik dopo il gol nell’ultima di campionato, l’11 maggio, il funambolico 5-2 in casa Sampdoria. Anche per il capitano ci sono stati gol europei di inizio stagione: nel ko doloroso di Bilbao e in Europa League in casa dello Slovan Bratislava. Erano assenti, ma pesavano di meno, i gol di Fernando Llorente.

In una Juve prima della classe come negli ultimi tre anni ci aveva pensato soprattutto Tevez a decidere le gare con gol e assist, ma il navarro si e’ sbloccato ieri col Palermo e Allegri ha un’arma in piu’ per continuare a dominare il campionato. Llorente aveva segnato l’ultimo gol il 18 maggio nel 3-0 sul Cagliari, poi un digiuno lungo cinque mesi. Ma lui non si e’ mai preoccupato: anche l’anno scorso era stato lento a carburare e si era sbloccato il 23 ottobre a Madrid per poi risultare tra i piu’ prolifici nel terzo scudetto dell’era Conte. Meno significativi, per una minore consuetudine con la porta, gli altri battesimi stagionali del gol: l’islandese Halfredsson del Verona ha fatto tremare il S. Paolo col gol dopo 30”, l’argentino Biglia ha deliziato l’Olimpico con una magia su punizione per la Lazio, lo svedese Farnerud ha illuso il Toro 7′, piu’ importante il rasoterra dello sloveno Ilicic che ha consentito alla Fiorentina di incamerare un punto a San Siro. Ora quasi tutti gli abituali goleador hanno lasciato il segno in serie A: mancano all’appello, tra gli altri, Palacio, Mertens, Bergessio, Ibarbo, Amauri, Muriel, Denis e Moralez, oltre ai lungodegenti Rossi e Gomez. I rispettivi tifosi in serie A attendono fiduciosi l’ultimo drappello di ritardatari.  (di Giorgio Svalduz/ANSA)

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