Anche a Caracas l’anteprima del film “Torneranno i prati”

CARACAS. – Sono trascorsi cento anni dalla Prima Guerra Mondiale. In occasione dell’importante anniversario, lo scorso 4 novembre grazie al sostegno dell’Ambasciata d’Italia, del Consolato e dell’Istituto Italiano di Cultura è stato proiettato presso il Centro Italiano Venezolano della Capitale, la prima mondiale del Film di Ermanno Olmi “Torneranno i prati”. All’emotivo incontro tra gli altri erano presenti anche l’Ambasciatore d’Italia in Venezuela Paolo Serpi, il Presidente del Comites Michele Buscemi, l’ex presidente del Centro Italiano Venezuelano di Caracas, Pietro Caschetta.

In quello stesso giorno – ricorrenza dell’armistizio firmato a Villa Giusti – il film è stato proiettato in oltre cento paesi. Un modo simbolico per stringere in un unico abbraccio i popoli di ogni nazione, sia di quelle coinvolte nella Grande guerra sia di quelle che ancora oggi sono teatro di aspri conflitti. Per una volta tutti i paesi sono indistintamente destinatari di un richiamo alla pace di cui il regista italiano si fa portavoce attraverso la sua ultima produzione cinematografica.

Nel film, ambientato sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani, il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.

Racconti ascoltati da memorie care dei nostri nonni. Tempi in cui il romanticismo fungeva da “potente impulso” per quanti, consci dell’amor di Patria regalavano la propria gioventù con generosità sul Carso… sul Piave… mormorando anche in fin di vita:”Non passa lo straniero”!!!

Abbiamo abbracciato gli Eroi leali della Prima Guerra Mondiale, con orgoglio, tenerezza e nostalgia in fondo per quell’Italia indimenticabile e degna. È sato bello! È stato commovente!!!

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