Il canone Rai è il più basso d’Europa, evasione record al 27%

Rai: con canone a 60 euro importo tra più bassi d'Europa

MILANO. – La tv pubblica più vista e con il canone più basso d’Europa, con una produttività superiore a quella dei tedeschi, con conti decisamente migliori di quelli di Francia e Germania e una buona trasparenza dei dati contabili. Un’analisi di Mediobanca R&S, che ha comparato le tv pubbliche dei principali Paesi europei (Italia, Regno Unito, Francia, Spagna e Italia), restituisce un’immagine della Rai diversa da quella di ‘carrozzone pubblico’ diffusa tra alcuni italiani. E vede ‘mamma Rai’ e i suoi bilanci – l’analisi di Piazzetta Cuccia non considera la qualità dei prodotti – uscire a testa alta dal confronto. Anzitutto viene confermato che il canone Rai è il più basso tra quello dei grandi Paesi europei: 113,5 euro contro i 131 della Francia, i 174,5 del Regno Unito, i 215,7 della Germania. Inoltre la Rai sconta un tasso di evasione molto più alto (il 27%) di Regno Unito (5%), Francia (1%) e Germania (1%). Così nel 2013 gli incassi da canone si sono fermati a 1.737 milioni, contro i 5.433 della tedesca Ard, i 4.469 della BBC e i 2.502 di France Televisions (Ft). Ne consegue che la tv pubblica italiana è costretta a ricorrere alla pubblicità, assente sulla BBC e più contingentata su Ft e Ard. Per portare in pareggio il servizio pubblico, che nel bilancio separato del 2012 ha perso 346 milioni, occorrerebbe ridurre l’evasione al 7% senza però toccare il canone. La proposta del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, di inserirlo in bolletta, così da intercettare i ‘portoghesi’, e contemporaneamente tagliarlo a 60-65 euro genererebbe invece un saldo negativo e aumenterebbe le perdite. Con uno share del 40% in prima serata la Rai batte BBC (32,7%), Ft (31,5%) e Ard/Zdf (27,6%) anche sul fronte degli ascolti. Mentre per quanto riguarda i conti, dopo la cura Gubitosi, il 2013 si è chiuso con un risultato dignitoso (utile di 5 milioni) che, seppur lontano dalla redditività della BBC (185 milioni), brilla a confronto delle voragini di Ft (-85 milioni) e Ard (-136 milioni). Sul fronte del lavoro il costo dei dipendenti Rai (77 mila euro) è superiore a quello della BBC (71 mila euro) ma inferiore a tedeschi (78 mila euro) e francesi (90 mila euro). Anche nella produttività i dipendenti della BBC (91 mila euro) superano del 20% i colleghi tedeschi e dell’8% quelli francesi e italiani. La fragilità della Rai emerge invece sul fronte patrimoniale, con un debito finanziario pari al 151% del capitale netto, seconda solo alla BBC (328%), mentre i tedeschi confermano la loro avversione al debito (lo 0,7% dei mezzi propri). Per ridurre una parte dei 488 milioni di debiti finanziari accumulati al 31 dicembre 2013 la Rai potrà contare sui 280 milioni di euro recentemente incassati dalla quotazione di Rai Way, seguita come capofila del consorzio di collocamento da Mediobanca. (di Paolo Algisi/ANSA)

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