Obiettivo auto elettrica, piano ricariche in tutta Italia

auto elettriche

ROMA. – Il 2015 dovrà essere l’anno della mobilità urbana sostenibile e uno dei pilastri di questo progetto sarà l’auto elettrica, al momento un oggetto poco conosciuto di cui circolano in Italia appena 5mila esemplari: per questo entro l’anno dovrà partire il progetto per diffondere le colonnine per le ricariche sulla rete autostradale e nelle città metropolitane, premessa fondamentale per dare una spinta al settore. Il grande piano per la diffusione dell’auto elettrica è fortemente voluto dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che ne ha parlato in occasione dell’inaugurazione della prima colonnina per la ricarica superveloce (appena 20 minuti, il tempo di un caffè) in grado di servire tre veicoli contemporaneamente, installata dall’Enel nella stazione di servizio Eni sulla Pontina, all’altezza di Pomezia. “L’Italia – ha sottolineato il ministro – può vincere la sfida arrivando per prima e non per ultima, come sta accadendo con le autostrade digitali, in cui è emerso il dato vergognoso secondo cui siamo al pari con la Namibia, con tutto il rispetto per la Namibia”. L’obiettivo è dunque quello di partire “con un numero di colonnine sufficienti” a coprire le città metropolitane e la rete autostradale e proprio a questo scopo già la prossima settimana è in programma un incontro con l’Aiscat e con le società energetiche, perché l’intenzione è che “si faccia il progetto quest’anno, non chissà quando”. In quell’occasione, Lupi chiede infatti alle concessionarie autostradali e al gruppo elettrico che presentino “un piano credibile e fattibile per il 2015: la Bmw dice che nel 2030 l’80% del parco auto sarà elettrico, noi ci crediamo”. Insomma, il ministro si augura che “il piano che parte sia serio, con risorse e tempi certi. A quel punto potremo dire ai produttori di auto che l’Italia è pronta”: con la diffusione delle stazioni di rifornimento, infatti, è chiaro che anche il prezzo delle auto elettriche scenderà, “fino ad arrivare a quello di un’auto normale, un po’ come è avvenuto per i televisori al plasma”. A dare qualche elemento dell’ordine di grandezza necessario per offrire agli italiani la possibilità di girare in sicurezza con l’auto elettrica, senza rimanere ‘a secco’ su qualche tangenziale, è l’ad dell’Enel, Francesco Starace: “Un buon inizio – calcola – sarebbero 15mila punti di ricarica, che potrebbero essere installati nell’arco di due anni”, con un investimento che non sarebbe straordinario, visto che per ogni colonnina ci vogliono “tra i due e i quattromila euro”. Un piano più ambizioso, tendente a “coprire l’Italia in maniera più aggressiva”, necessiterebbe invece di “100-200mila ricariche”. Altro capitolo è poi quello delle ricariche domestiche, per le quali manca un regime che le regolamenti: “Abbiamo un appuntamento con l’Autorità per l’energia nelle prossime settimane anche per questo aspetto”, ha annunciato Starace. (di Francesca Paggio/ANSA)

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