Roberto Volpini: verso il Forum delle associazioni degli italiani nel mondo

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ROMA- Nei primi giorni di luglio (3-4) si svolgerà a Roma l’Assemblea degli Stati generali dell’associazionismo degli italiani nel mondo. Un importante momento che vedrà la partecipazione dei rappresentanti di numerose associazioni presenti all’estero. Scopo principale dell’evento sarà la costituzione del Forum, come luogo di rappresentanza delle tante e variegate esperienze associative dell’emigrazione italiana.

A pochi giorni dalle elezioni dei Comites per saperne di più su questa iniziativa in continuo divenire, che è stata discussa anche nel corso dell’ultimo Comitato di Presidenza del Cgie, abbiamo rivolto alcune domande a Roberto Volpini, vice segretario generale di nomina governativa del Cgie.

Nel corso dell’ultimo Comitato di Presidenza del Cgie si è parlato anche degli Stati Generali dell’associazionismo degli italiani nel mondo. Cosa può dirci in proposito?

Mi sono sempre preoccupato di portare e far conoscere , nell’ambito degli organismi del Cgie, l’iniziativa degli Stati Generali dell’associazionismo degli italiani nel mondo. Questo non solo a scopo informativo ma soprattutto per il ruolo assunto dal Consiglio Generale con l’approvazione del documento sull’Associazionismo già nel lontano 2007. Dal quel documento tanta strada si è fatta con la fattiva operosità della Consulta Nazionale dell’Emigrazione. Quindi nel corso del recente Comitato di Presidenza ho avuto modo di aggiornare i consiglieri, così come ho fatto in occasione dell’ultima Assemblea Plenaria, sullo “stato di avanzamento” dei lavori degli Stati Generali.

Quando avrà luogo l’Assemblea e quale percorso ha portato alla convocazione di questo importante appuntamento?

L’Assemblea degli Stati Generali si terrà a Roma dal 3 al 4 luglio .Sarà una prima tappa di arrivo e partenza verso la costituzione del Forum delle associazioni per gli italiani nel mondo. A questo incontro saranno invitati tutti i rappresentanti delle associazioni che hanno aderito al documento base. Un Manifesto che abbiamo lanciato nel luglio del 2014, ed abbiamo approfondito in un Seminario lo scorso dicembre con il Comitato promotore e organizzatore. E’necessario leggere quei documenti. Si è trattato di un cammino che ha visto coinvolti, ma mano, molti interlocutori e che ci consentirà di mutare la forma di rappresentanza del variegato mondo dell’associazionismo che opera all’estero. Si contano infatti, per difetto, circa 3.500 realtà. Una rete che deve essere riconosciuta e quindi ritrovare un luogo in cui confrontarsi e discutere.

Ma cosa vi aspettate da questa Assemblea e quali saranno le caratteristiche e gli obiettivi del Forum?

Dall’Assemblea ci aspettiamo innanzi tutto la partecipazione delle realtà che hanno aderito al Manifesto. Ovvero tutte le associazioni nazionali, le federazioni del mondo associativo, le associazioni regionali e le singole associazioni presenti nei Paesi. Per quanto riguarda il Forum, esso sarà sostenuto da un Patto Associativo contenente anche delle regole (statuto) per stare insieme. Sottoscritto e condiviso nel rispetto dell’autonomia e pluralismo delle associazioni. Quindi una variegata realtà che esprimerà anche le nuove forme associative emergenti dai nuovi processi di mobilità, unite da un patto associativo e da uno statuto e con alla base regole democratiche. Lo scopo è anche quello di dar vita ad un soggetto che rappresenti le istanze delle politiche associative degli italiani nel mondo e quindi di un loro riconoscimento anche nell’ambito del mondo associativo che opera in Italia..

Il rinnovo dei Comites è ormai alle porte, come si inquadra questo percorso intrapreso dall’associazionismo rispetto all’importante appuntamento elettorale del 17 aprile?

Io credo che in questa occasione l’associazionismo riacquisterà centralità nei luoghi di rappresentanza quali i Comites e il Cgie. Noi tutti ci auguriamo una forte partecipazione al voto del prossimo 17 aprile dei connazionali che hanno effettuato l’opzione. Queste elezioni porranno la parola fine al travaglio che abbiamo vissuto e subito in questi ultimi cinque anni Né conosciamo le cause più volte denunciate. Quindi io credo e penso che il binomio elezioni dei Comites e Stati Generali dell’associazionismo segneranno positivamente questa stagione nuova del 2015. Poi in autunno si completerà il tutto con l’elezione del Cgie e con il nuovo luogo di rappresentanza del Forum delle associazioni degli italiane nel mondo.

Ma questa evoluzione dell’associazionismo potrà avere ricadute positive anche su eventuali future riforme dei Comites e del voto per la circoscrizione Estero?

In proposito sono ottimista ma è necessario che si tenga separata in maniera chiara la distinzione fra i luoghi di rappresentanza civile, quale i Comites, e quella politica – parlamentare della circoscrizione Estero. Oggi abbiamo bisogno di ridare vita alle forme di partecipazione e rappresentanza civile e politica della società. L’Associazionismo in questo contesto svolge un importante ruolo anche fuori dai confini del nostro Paese, se è vero ,come è vero, che questo patrimonio associativo può rappresentare nel mondo non solo una rete economico sociale, ma soprattutto anche una rete di solidarietà e partecipazione favorendo i processi di integrazione sociale e politica che interessano popoli e Paesi . Quindi credo che questo cammino dell’associazionismo, che si sviluppa nel tempo in tutte le sue variegate finalità, sarà linfa vitale anche per quanto riguarda le forme di rappresentanza istituzionali.

(Goffredo Morgia/Inform)

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