Tanti italo-venezuelani alla Festa della Madonna della Libera a Pratola Peligna

Antonio De Crescentiis
Antonio De Crescentiis

 

 

 

 

L’AQUILA. – Festa doppia, domenica 3 maggio, a Pratola Peligna (L’Aquila): le celebrazioni per la patrona, la Madonna santissima della Libera, sono coincise con quelle dell’elezione a presidente della Provincia di L’Aquila, del sindaco pratolano Antonio De Crescentiis (Pd). Alle celebrazioni il Comitato organizzatore, guidato da Sergio Palombizio (primo a sinistra nella foto), ha invitato anche quest’anno la nutrita comunità italo-venezuelana rappresentata da Edoardo Leombruni (secondo da sinistra), presidente dell’Associazione latinoamericana in Italia (Ali) e componente dell’Osservatorio dell’emigrazione nel Cram Regione Abruzzo (nonché medico chirurgo all’ospedale di Sulmona). Leombruni è figlio di emigrati in Venezuela rientrato in Italia per motivi di studio. Pratola Peligna è, infatti, uno dei comuni abruzzesi più colpiti dal fenomeno dell’emigrazione, soprattutto verso il Venezuela, primo paese di destinazione dei pratolani: fra il 1951 e il 1961 la popolazione scese dai 10683 a 8826 abitanti. Oggi ne conta 7800 circa. Ed è per questo che, ultimamente, De Crescentiis esprime alla comunità venezuelana a ogni occasione (anche domenica) solidarietà per quanto il popolo sudamericano è costretto a subire in Patria.

“E’ in corso una tragedia umanitaria che in quanto tale riguarda e deve riguardare tutti noi – ha scritto il sindaco e presidente di Provincia in una recente missiva alla comunità venezuelana in Abruzzo – Voglio esprimere tutta la mia personale vicinanza, quella dell’amministrazione tutta e della comunità di Pratola Peligna, che ho l’onore di rappresentare, alle donne e agli uomini che oggi sono chiamati a sopportare ingiustizie, violenze e la cui vita è stata stravolta” anche “ai parenti e agli amici che oggi dall’italia, dall’Abruzzo, da Pratola, seguono con apprensione e preoccupazione le vicende dei loro cari. Il Venezuela, una terra che per generazioni di pratolani ha rappresentato la speranza di una vita migliore, che anche grazie all’operosità e all’ingegno dei tanti nostri connazionali ha saputo trasformare quella speranza in realtà. Dando la possibilità di costruire famiglie, edifici, industrie ma soprattutto un futuro alle nuove generazioni. In una nazione che è stata per anni l’approdo e la culla di tanti emigrati oggi leggo, con sgomento, che per fare un minimo di spesa gli anziani, che in quanto pensionati hanno la precedenza, sono costretti a mettersi in fila dalla notte per poter comprare quei pochi beni di sopravvivenza reperibili oggi. Tutti noi abbiamo potuto vedere spezzoni di filmati che riportano le violenze, i disordini, le occupazioni delle abitazioni di proprietà che ogni giorno funestano la nazione venezuelana e feriscono i nostri cuori. Sono personalmente indignato dal silenzio dei nostri giornali, delle nostre tv – lamenta De Crescentiis – che preferiscono riempire le nostre case di notizie spesso inutili, riportare dieci volte i risultati delle partite di calcio mentre stendono un velo su quanto accade in Venezuela. Sono allo stesso modo preoccupato dal silenzio delle tante nazioni del mondo che a mio modo di vedere non esercitano alcuna pressione utile sul governo venezuelano affinché la situazione possa volgere al termine e i venezuelani possano tornare a vivere nella normalità”.

Leombruni-Festa-Patrona2015

Per la cronaca festiva patronale, il Comitato organizzatore è completato da personaggi come il parroco don Renato Frappi e Aurora Benvenuto, che ha il difficile incarico di “mastra” cercatrice, colei che va in giro a fare la questua per raccogliere i fondi necessari alla Festa. All’evento è stato invitata anche la piccola comunità colombiana, pure presente in zona, rappresentata da Dino Pasqualone (al centro della foto completata dai rappresentanti delle forze dell’ordine).

La famiglia Presutti, dalla Colombia, con il nostro collaboratore Pierluigi Spiezia.
La famiglia Presutti, dalla Colombia, con il nostro collaboratore Pierluigi Spiezia.

Non a caso il tesoriere dell’Associazione italiani in Colombia, Guido Presutti, commercialista e docente universitario a Cartagena (nella foto, terzo da destra, e con la sua famiglia e col nostro collaboratore Pierluigi Spiezia, secondo da sinistra), è originario di Pratola Peligna.

(Pierluigi Spiezia/Voce)

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