Più sistema con l’America Latina

Il presidente Mattarella riceve il presidente del Cile Bachelet

CARACAS. – “Il 12 e 13 giugno prossimi avrà luogo a Milano, presso Expò e la regione Lombardia, la VII Conferenza Italia-America Latina e Caraibi alla presenza di oltre 14 ministri latino americani e caraibici, del Presidente del Consiglio, di almeno 3 presidenti latinoamericani, del Ministro Gentiloni, dell’Alto rappresentante Europeo Mogherini e di altri Ministri italiani”.

Inizia così l’articolo che il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha scritto per “Il sole 24 ore”, nel giorno in cui ha presentato la Conferenza alla Farnesina, che integralmente riportiamo.

Mario Giro: “Più sistema con l’America Latina”

Il 12 e 13 giugno prossimi avrà luogo a Milano, presso Expò e la regione Lombardia, la VII Conferenza Italia-America Latina e Caraibi alla presenza di oltre 14 ministri latino americani e caraibici, del Presidente del Consiglio, di almeno 3 presidenti latinoamericani, del Ministro Gentiloni, dell’Alto rappresentante Europeo Mogherini e di altri Ministri italiani.

Da più di dieci anni questo esercizio di dialogo biennale è un appuntamento costante, unico nel suo genere in Europa assieme alla Cumbre spagnola. Questa edizione, per numero di presenze, soprattutto con la novità dei caraibici e per il livello – i Presidenti – è la più importante che sia mai stata celebrata, a dimostrazione del riavviato dialogo dell’Italia con l’America Latina e coi Caraibi.

Nel 1966 Amintore Fanfani si rese conto dell’importanza dell’America Latina per la proiezione e influenza dell’Italia, grazie anche ai milioni di emigrati italiani in quelle terre, e di come questo potenziale dovesse essere assunto a livello istituzionale. Non ultimo, è stato proprio il sostegno unanime dei paesi latinoamericani che ha permesso all’Italia di aggiudicarsi l’Expò 2015.

Molti legami, antichi e nuovi, ci legano ma il nostro sguardo deve essere di prospettiva: come diceva Octavio Paz «Europa e America Latina sono legate nel futuro». Noi italiani pensiamo spesso che le affinità culturali e la lunga storia degli italodiscendenti siano sufficienti a capire l’America Latina. Ne risulta una pigrizia mentale e la mancanza di un disegno politico d’insieme.

L’obiettivo del Governo Renzi, è quello di costruire un rapporto fatto di proposte concrete che disegnino una presenza italiana di sistema. L’America Latina ha vissuto un cambiamento tumultuoso negli ultimi dieci anni, trasformandosi in global player: salto economico-produttivo, vitale movimento di idee, politiche pubbliche di redistribuzione, nuova classe media. A fronte di ciò molte sono le sfide: pianificazione urbana, sviluppo delle infrastrutture, politiche d’inclusione contro la diseguaglianza, sistemazione dei territori, lotta alla criminalità. Per ognuna di tali sfide l’Italia può fornire il suo contributo, con le Pmi, il sistema dei distretti, cooperazione, cultura, lotta alle mafie, gestione dei territori e risposta alle emergenze.

L’interlocuzione con l’America Latina deve essere a 360° e orientata al futuro. Questo è l’obiettivo dell’anno dell’Italia in America Latina nel 2015-2016 – storie, viaggi, scoperte e imprese, lanciato a gennaio e che ha preparto il successo di questa edizione della Conferenza. Si tratta di un programma d’iniziative promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che punta ad integrare e valorizzare i mille volti della presenza italiana nel sub-continente, dalle mostre sulla geotermia o su Pompei, ai caravaggeschi , alla cooperazione aerospaziale, universitaria all’enogastronomia. Un anno lungo, tra 2015-2016, che si concluderà con le Olimpiadi brasiliane, con manifestazioni per creare occasioni utili alla costruzione di stabili collaborazioni: oltre 100 grandi eventi per valorizzare l’Italia contemporanea nelle sue componenti culturali , economiche, scientifiche e tecnologiche.

In questi anni tra frammentazione istituzionale e ristrettezze finanziarie l’Italia, anche per merito delle sue imprese, è riuscita a mantenere un suo rapporto con la regione latinoamericana. Si tratta di dare impulso e definire una visione comune. Presto il Presidente Renzi farà un suo primo viaggio che toccherà più paesi. E molti presidenti e primi ministri latinoamericani hanno visitato Roma in questi ultimi mesi. Siamo in una fase d’intensità politica che non si registrava da anni cui dovranno seguire aumentati scambi tra gli attori economici e le università. Lo sforzo è fondare una fitta rete di scambi e di conoscenze che puntino sui giovani.

Il Governo è convinto che i Paesi latinoamericani e l’Italia siano in grado di dare risposte originali ai problemi del mondo, tra cui, la sicurezza, la disoccupazione giovanile e le diseguaglianze, e di disegnare così insieme una nuova mondializzazione all’insegna di una prosperità sostenibile e condivisa. La VII Conferenza Italia America Latina e Caraibi ha l’obiettivo di abbozzare tale nuova visione improntata sulla centralità dell’uomo, sul rispetto delle differenze e sul dialogo per la pace.

(Mario Giro* – Il Sole 24 Ore del 5 giugno 2015)

* Sottosegretario agli Affari Esteri

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