Il punto sul calciomercato: Inter grandi manovre, Juve indecifrabile

Maglia_Inter_2016

ROMA. – L’Inter con una faraonica campagna acquisti si sta portando alla pari della Roma, all’inseguimento di una Juve indecifrabile. Alle loro spalle il Napoli con volti nuovi si e’ affidato alla cura Sarri, più dietro affiorano un Milan in crescita, una Lazio che ha tenuto i big e una Fiorentina sempre più spagnola. Questa la situazione attuale mentre le amichevoli cominciano a farsi serie.

Un mese di mercato ed è cambiato molto, ora ci sarà un altro mese per migliorare, rifinire. Ma fin d’ora si può dire che nulla in Serie A sarà come prima. Il telefono può salvare una vita, calcisticamente quello di Mancini ha resuscitato l’Inter, di nuovo attraente per i top player. Kondogbia lo ha convinto proprio il tecnico vincendo il primo derby della stagione col Milan, mentre quello reale (ma non troppo, in questa fase della preparazione) se lo sono aggiudicati i rossoneri con una prodezza di Mexes.

Mancini ha inciso sul mercato convincendo Thohir a fare presto. Investire tanto per tornare in Europa e competere per lo scudetto: difesa rocciosa, innesti sugli esterni e ora mancano per completare l’opera Melo in mezzo, Perisic e Jovetic avanti. Se il mosaico sarà così sontuoso toccherà a Mancini ‘shekerare’ con perizia per avere una convincente pretendente al tricolore.

Anche perché la nuova Juve, bastonata da un Dortmund in fase avanzata di preparazione, deve essere monitorata senza senatori di eccellenza come Vidal, Tevez e Pirlo, autentici guerrieri. Molto dipenderà dal talentuoso Dybala per completare il salto di qualità di una squadra ringiovanita anche con Rugani e Zaza. Allegri aspetta comunque un rifinitore, ma il quinto scudetto di fila, con tante novità, non sarà facile conseguirlo.

Lavori in corso intanto alla Roma con Sabatini impegnato in una partita a scacchi per chiudere con Salah, Dzeko e un esterno basso (Adriano sembra allontanarsi) e per aggiustare il bilancio. Il progetto è tenere Falque, Ibarbo, Iturbe, Salah, Totti, Dzeko e Ljaijc, ma bisogna piazzare Destro, Doumbia e Gervinho senza essere costretti a sacrificare Romagnoli, visto che rimangono da valutare i recuperi di Castan e Strootman. Se i tasselli si saldano la terza Roma di Garcia sarà sempre in orbita scudetto.

Piu’ rischiosa l’operazione Sarri decisa da De Laurentiis dopo il rifiuto di Emery. Un tecnico che lavora sugli schemi, poco malleabile ai compromessi ma che può dare una forte identità al Napoli: Valdifiori e Allan rinnovano il centrocampo con intelligenza, ora serve rinforzare la difesa e ritrovare Higuain dopo i due gravi errori dal dischetto di fine stagione.

Un gradino sotto si posizionano Milan, Lazio e Fiorentina. I rossoneri hanno rinforzato l’attacco con il possente inserimento di Bacca (altro top player atteso con curiosità) e Luiz Adriano. Nonostante Bertolacci (talento interessante, ma pagato tanto) il centrocampo manca di qualità, mentre urge l’arrivo di un centrale difensivo, a prescindere dal lungo corteggiamento di Romagnoli. E’ l’usato sicuro la forza della Lazio sempre più all’olandese che Pioli sta forgiando con gli acquisti poco vistosi di Lotito. Ma aver tenuto Anderson, Biglia, Candreva e Klose garantisce la tenuta della squadra, che ha sfiorato Coppa Italia e Champions.

Ancora in maschera la Fiorentina, destabilizzata dall’oscura vicenda Montella (ora c’è Paulo Sousa) e dal rifiuto di Salah. Se parte presto Gomez Sousa può chiedere una punta di livello e un difensore esperto oltre a giovarsi degli innesti di Fernando e di Mario Suarez, un’altra new-entry particolarmente attesa.

Oltre alle magnifiche sette c’è una terra di nessuno in cui tentano di inserirsi Sampdoria, Genoa e Torino, ormai garanzie di bel gioco nonostante i frequenti cambi di giocatori. Una tranquilla salvezza dovrebbero garantirsi Sassuolo (c’è ancora Berardi), Udinese (Zapata affianca Di Natale), Verona (con l’attesa coppia Toni-Pazzini), il Palermo (con Vazquez e forse Calleri).

Più concentrate su una salvezza non facile da conquistare appaiono Atalanta, Chievo e Empoli mentre Bologna, Frosinone e Carpi hanno cambiato organico per affrontare il salto di categoria. Ma Castori e Stellone sono certi di mantenere lo spirito di squadra che ha prodotto il miracolo promozione.

(di Giorgio Svalduz/ANSA)

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