F1: a Singapore Vettel e la Ferrari tornano in pole

German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari in action during the third practice session of the Singapore Formula One Grand Prix night race in Singapore, 19 September 2015. The Singapore Formula One Grand Prix night race will take place on 20 September 2015. EPA/RUNGROJ YONGRIT
German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari in action during the third practice session of the Singapore Formula One Grand Prix night race in Singapore, 19 September 2015. The Singapore Formula One Grand Prix night race will take place on 20 September 2015.  EPA/RUNGROJ YONGRIT
German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari in action during the third practice session of the Singapore Formula One Grand Prix night race in Singapore, 19 September 2015. The Singapore Formula One Grand Prix night race will take place on 20 September 2015. EPA/RUNGROJ YONGRIT

ROMA. – Nel caldo afoso di Singapore l’astronave Mercedes torna sulla terra, mentre decolla la Ferrari. Sotto le luci del circuito di Marina Bay, lento e tortuoso, la Rossa si è presa la pole con Sebastian Vettel (1’43″885). Un appuntamento che mancavano da tempo: il tedesco da quasi due anni (novembre 2013 in Brasile), la scuderia di Maranello addirittura da tre (Germania 2012). Nell’era dell’ibrido, è la prima volta che un motore non Mercedes precede tutti.

Della debacle ha approfittato anche la Red Bull, mettendo Daniel Ricciardo in prima fila dietro Vettel (+0.543), mentre in seconda partiranno l’altro ferrarista Kimi Raikkonen (staccato di 0.782 millesimi) e Daniil Kvyat (Red Bull, +0.860).

Giustamente raggiante Vettel: “So che è solo sabato e non si assegnano punti, ma lasciatemi godere questo momento. Era tanto che aspettavamo questa pole, non solo il team, ma anch’io. La macchina è stata fantastica ed è andata sempre migliorando. Sono sorpreso perché credevo di vedere le Mercedes più avanti. La gara? Domani è un altro giorno, la corsa sarà lunga. Spero che riusciremo ad essere veloci come oggi: allora sì che potrebbe essere un gran giorno. Comunque non c’è motivo di avere paura”. Vettel è stato sempre il più veloce, superando la Q1 con le soft.

Come lui solo Raikkonen e Ricciardo. “Sono felice per il terzo posto – ha commentato Kimi – considerate le difficoltà avute oggi rispetto a ieri. Ho lottato tutto il giorno con l’assetto della mia vettura, cercando di trovare grip e il giusto bilanciamento”.

Non vedere Lewis Hamilton né Nico Rosberg ospiti della conferenza stampa Fia dedicata ai migliori tre delle qualifiche è un evento eccezionale. Il leader del mondiale inseguiva l’ottava pole consecutiva (per eguagliare il record di Ayrton Senna), che sarebbe stata anche la 24/a delle frecce d’argento. Invece, al termine della Q3 il bilancio è deficitario: Hamilton, quinto, ha incassato un distacco di 1″415. Il compagno di scuderia Rosberg, sesto in griglia, addirittura a + 1″530. Fine settimana fin qui da dimenticare per la Mercedes, il primo dall’inizio della stagione, sempre zavorrata da ritardi inusuali. E se nelle libere era sembrata pretattica, la pole ha certificato che la difficoltà invece è reale.

Difficoltà che Hamilton ha addebitato alle gomme: “Non hanno funzionato – il lapidario commento – Per qualche motivo che non sappiamo spiegarci le gomme non vanno. Vincere? Nella situazione attuale non è possibile”. In scia Rosberg: “Abbiamo provato di tutto, ma la macchina continuava a scivolare, senza grip. Domani sarà difficile”. “Una Ferrari così non ce l’aspettavamo – ha ammesso poi – Vettel ha fatto davvero una grande qualifica”. Sia Hamilton che Rosberg sono stati costretti a usare subito le supersoft, facendo anche due tentativi veloci nella Q2, ma senza risultati apprezzabili.

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