Il Milan vince e scaccia la crisi. Decide Antonelli

Chievo Verona's forward Sergio Pellissier Jumps for the ball with Ac Milan midfielder Juraj Kucka during the Italian Serie A soccer match between AC Milan and Chievo Verona at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 28 october 2015. ANSA / MATTEO BAZZI
Chievo Verona's forward Sergio Pellissier Jumps for the ball with Ac Milan midfielder Juraj Kucka during the Italian Serie A soccer match between AC Milan and Chievo Verona  at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 28 october 2015. ANSA / MATTEO BAZZI
Chievo Verona’s forward Sergio Pellissier Jumps for the ball with Ac Milan midfielder Juraj Kucka during the Italian Serie A soccer match between AC Milan and Chievo Verona at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 28 october 2015. ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO. – Non c’è bisogno di Berlusconi in campo perché il Milan vince per 1-0 la sfida contro il Chievo, grazie al gol di Antonelli. Partita a due facce con i rossoneri piuttosto imballati e opachi nel primo tempo e la reazione d’orgoglio nella ripresa. Seconda vittoria consecutiva per la squadra di Mihajlovic, ottava in classifica a 16 punti.

Sorride l’allenatore che vede allontanarsi spauracchi, ombre e fantasmi. Pungola il presidente – prima del calcio di inizio – con una battuta al vetriolo: “Se ho il tempo, vado io a giocare perche’ cosi’ non sta andando bene”.

Piove a dirotto a San Siro, in tribuna Barbara Berlusconi e un concentratissimo Galliani, campo scivoloso e partita complicata con il Milan che cerca di scrollarsi di dosso paura e complessi e il Chievo che si difende, lucido e ordinato, chiude gli spazi e prova qualche sortita in avanti.

Ancora una volta Sinisa Mihajlovic punta sul giovane portiere Gianluigi Donnarumma, opta per il 4-3-3 (con Bertolacci), con un tridente composto da Cerci, Bonaventura e Bacca. Risponde Maran con il duo Paloschi e Pellissier con Birsa a fare da trequartista.

Il Milan gioca contratto, manca la profondità e soprattutto il guizzo vincente. La manovra è faticosa, spesso prevedibile e produce poco in un primo tempo piuttosto noioso. Dopo 14′, problema muscolare per Abate sostituito da De Sciglio. Per la prima occasione, bisogna aspettare oltre venti minuti con Cerci che cerca Bertolacci ma il suo colpo di testa non va a segno.

Bonaventura si danna, ci mette cuore e grinta, prova il destro, tentativo da dimenticare. Cerci si muove molto e al 33′ lascia partire un buon sinistro, la palla non si abbassa. Il Chievo e’ attento, cura la fase difensiva, non si scopre. La partita e’ ruvida, frammentata, molti falli e tanti errori.

Al 39′ Bonaventura spreca una ghiotta opportunità, due minuti dopo Castro si produce in un cross che si trasforma in un insidioso rasoterra. Il Milan cerca il vantaggio con Cerci ma al 43′ brivido per i rossoneri con Pellissier che di testa mette a dura prova Donnarumma. I rossoneri chiudono i primi 45′ in attacco, collezionando calci d’angolo. Nonostante la buona volonta’, il primo tempo si chiude a reti inviolate.

Cambia tutto nel secondo: il Milan reagisce e si proietta in attacco, sprazzi di buon gioco anche se pesa l’inerzia di Montolivo. Funziona bene la difesa che anche stasera riesce a non prendere gol pur con qualche indecisione. Subito, al 4′, Bizzarri compie un miracolo su un colpo di testa di Kucka che cerca di sfruttare al meglio un calcio di punizione battuto da Bonaventura.

Poco dopo, al 8′ arriva il vantaggio grazie a Luca Antonelli servito da Bacca: di piatto non sbaglia. I rossoneri giocano in scioltezza, si distendono, ci credono. Cala il Chievo, troppo rinunciatario, piu’ bravo a difendersi che a impostare. Si aprono spazi, sale il Milan che pero’ non riesce a chiudere la partita nonostante ci provi con grande convinzione.

Al 14′ pericolo per il Chievo con Bizzarri che esce a vuoto, Bacca non ne approfitta e forse c’e’ un fallo di Dainelli ai danni di Romagnoli. La partita sembra chiusa: è un assolo milanista. Bonaventura tenta la conclusione di forza, si fa sotto Kucka con un destro insidioso. Il Chievo sta a guardare e solo al 22′ costruisce un’ottima occasione con Paloschi: Donnarumma sventa il pericolo. Ancora Bonaventura prova a crossare forte per Cerci (finalmente applaudito) che non arriva, De Sciglio si fa vedere con un bel destro.

Il Milan potrebbe mettere il risultato in cassaforte se solo mostrasse più cinismo e precisione. A cercare il gol del raddoppio sono in tanti: Bacca, Kucka in modo ostinato, Bonaventura che cerca invano il colombiano in area. Il Milan e’ aggressivo, il Chievo si disintegra.

Poi all’ennesimo tiro di Kucka che non centra la porta, esplode la rabbia di Mihajlovic. L’allenatore si sfoga su una bottiglietta di plastica, la prende a calci, si infuria. Subito dopo uno scatenato Kucka non approfitta dell’uscita a vuoto di Bizzarri. Entra Luiz Adriano al posto di Cerci, si invola e calcia sull’esterno della rete.

La partita è agli sgoccioli ma riserva un ultimo terribile brivido: uscita avventurosa di Donnarumma e per poco non succede un guaio con M’Poku che va a rete. Per fortuna del Milan l’arbitro ferma tutto per un fallo sul portiere. Triplice fischio: i rossoneri allontanano la crisi, Mihajlovic le voci di esonero, la ruota inizia a girare. E Berlusconi può aspettare, magari in panchina.

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