CARACAS – Una tradizione, una bella tradizione che, dopo una breve pausa è stata ripresa nel 2013. Il Consolato Generale d’Italia, ma in concomitanza anche i viceconsolati onorari di tutta la rete della circoscrizione di Caracas, hanno aperto le porte ai propri assistiti. Insomma, ai connazionali, anziani, malati o bisognosi che nel corso dell’anno il nostro Consolato ha aiutato con il sussidio, l’assistenza medica o l’acquisto di medicinali.
– Il Consolato – ha affermato il Console Generale Mauro Lorenzini nel commentare la simpatica iniziativa – si è fatto bello, è stato addobbato come nelle grandi occasioni per accogliere gli assistiti. Insomma, abbiamo voluto aprire questa casa, che è la casa degli italiani, come fa ognuno di noi quando vuole condividere un momento di allegria con i propri amici. Così abbiamo accolto le persone di cui conosciamo bene i problemi, i connazionali che sono l’anello fragile e debole della nostra Comunità.
La Console di Caracas, Carmen Taschini, che ha coordinato assieme alla dottoressa Sandra Vitale e al personale dell’Ufficio assistenza l’organizzazione della simpatica manifestazione, ha commentato che sebbene fossero stati invitati circa 190 assistiti, “alla fine il numero è aumentato visto che tanti di essi, disabili o anziani, erano accompagnati dai parenti”.
Ai connazionali è stato consegnato, nel corso del ricevimento, il sussidio natalizio e un pacco contenente prodotti tipici natalizi e vari generi alimentari. Un dono assai gradito dai connazionali, specialmente in epoca di carestia come quella che viviamo.
Il Console Generale d’Italia, Mauro Lorenzini; la Console d’Italia, Carmen Taschini; la dottoressa Sandra Vitale e tutto il personale del Consolato hanno poi trascorso con i connazionali alcune ore liete, dimenticando per un po’ i problemi della quotidianità. Presenti anche tanti imprenditori ed esponenti della Collettività che hanno contribuito all’iniziativa del Consolato Generale.
L’Ambasciatore d’Italia, Silvio Mignano, non ha voluto perdere l’occasione, unica a dir la veritá, per trascorrere alcune ore con i nostri connazionali, tanti pionieri della nostra Collettività sempre orgogliosi delle proprie origini,
Il Consolato di Caracas non è stato l’unico ad aprire le porte alla Comunità italo-venezuelana. Tutta la rete consolare ha invitato i propri connazionali meno fortunati a trascorrere una giornata diversa: da Barinas a Valencia, da San Juan de Los Morros a Porlamar e Los Teques. Insomma, una manifestazione che ha regalato a molti italiani del Venezuela quella luce, quel sorriso, che solo può trasmettere la solidarietà umana.