Usa 2016: Hillary gioca l’arma segreta, Bill in campo

U.S. Democratic presidential candidate Hillary Clinton is joined onstage by her husband former President Bill Clinton after she delivered her "official launch speech" at a campaign kick off rally in Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park on Roosevelt Island in New York City, June 13, 2015. REUTERS/Carlo Allegri
U.S. Democratic presidential candidate Hillary Clinton is joined onstage by her husband former President Bill Clinton after she delivered her "official launch speech" at a campaign kick off rally in Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park on Roosevelt Island in New York City, June 13, 2015. REUTERS/Carlo Allegri
U.S. Democratic presidential candidate Hillary Clinton is joined onstage by her husband former President Bill Clinton after she delivered her “official launch speech” at a campaign kick off rally in Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park on Roosevelt Island in New York City, June 13, 2015. REUTERS/Carlo Allegri

NEW YORK. – “L’arma segreta” di Hillary Clinton è pronta a prendere parte alla battaglia: Bill Clinton si appresta a fare il suo ingresso nella campagna delle primarie per le presidenziali 2016 a sostegno della moglie. Finora relegato nelle retrovie, dove si è limitato a consigli privati e a raccolte di fondi a porte chiuse, l’ex presidente americano è pronto a scendere in campo con eventi pubblici in programma in Iowa e New Hampshire, due stati chiave in cui Hillary e Bernie Sanders sono vicini nei sondaggi.

Ad attendere Bill Clinton c’è Donald Trump, con i suoi commenti infuocati: una battaglia a distanza che lascia intravedere una retorica accesa per i prossimi mesi di campagna. Trump continua intanto la sua corsa incontrastata: il magnate del mattone avanza nei sondaggi, ha il 39,3% delle preferenze a fronte del 12,8% di Ted Cruz.

Marco Rubio prova ad affermarsi nella corsa, cercando di ‘vendersi’ come “l’Obama repubblicano”: giovane, con esperienza e in grado di dare al partito quella svolta che cerca. Rubio, che inizialmente aveva rifiutato il paragone con Obama, sta tornando sui propri passi e cerca ora di usarlo a suo vantaggio, puntando anche sui suoi punti di forza, quali la provenienza dalla classe media e l’essere figlio di immigrati cubani.

L’attenzione però è tutta sulla sfida fra Bill Clinton e Trump. L’ex presidente, la cui casa di nascita in Arkansas è stata danneggiata da un incendio doloso nelle ultime ore, si era già esposto per Hillary nel 2008, difendendola dalle critiche e attaccando Obama. Allora l’ex presidente aveva minimizzato la vittoria di Obama in South Carolina, definendola “non significativa” a causa dell’elevato numero di elettori afroamericani nello stato.

La battaglia più intensa ora vede come avversario Trump, che non risparmia critiche e battute. La sosta al bagno più lunga del previsto di Hillary nel corso dell’ultimo dibattito democratico e i commenti del magnate del real estate hanno infuocato lo scontro fra le campagne di Hillary e di Trump.

La candidata democratica ha definito le parole di Trump “sessiste”. La replica del candidato repubblicano non si è fatta attendere: “Ho rispetto per le donne”. E propri le donne potrebbero essere l’arma di Trump contro Hillary. Bill Clinton ha pagato 850.000 dollari per risolvere una causa per molestie sessuali. L’accusa risaliva ai tempi in cui era governatore dell’Arkansas ed è stata risolta nel corso della presidenza Clinton. La sua storia con Monica Lewinsky gli è costata l’impeachment alla Camera. “Hillary parla – afferma la campagna di Trump – di guerra alle donne ed è bigotta quando ha seri problemi con suo marito”.

(Di Serena Di Ronza/ANSA)

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