Carpi in 10 fa 1-1: Lasagna indigesta per l’Inter a San Siro

Carpi Fc forward Jerry Mbakogu ( c ) kicks against Fc Inter goalkeeper Samir Handanovic during the Italian serie A soccer match between Fc Inter and Carpi Fc at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 24 January 2016. ANSA / MATTEO BAZZI
Carpi Fc forward Jerry Mbakogu ( c ) kicks against Fc Inter goalkeeper Samir Handanovic during the Italian serie A soccer match between Fc Inter and Carpi Fc at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 24  January 2016.  ANSA / MATTEO BAZZI
Carpi Fc forward Jerry Mbakogu ( c ) kicks against Fc Inter goalkeeper Samir Handanovic during the Italian serie A soccer match between Fc Inter and Carpi Fc at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 24 January 2016.
ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO. – L’Inter delle nove vittorie per 1-0 questa volta non ce la fa, incassa un pareggio che fa molto male al 92′, resta al terzo posto con 41 punti e il Napoli che allunga di sei lunghezze: un Carpi – fra le ultime della classe – in dieci uomini fa l’impresa e porta a casa un risultato davvero memorabile.

I nerazzurri – dopo una settimana nervosa, fatta di polemiche e veleni seguiti al caso Mancini-Sarri – ne escono fortemente ridimensionati nelle loro ambizioni e nei loro sogni. Mancano gioco e gol e i tifosi nerazzurri si lasciano andare alla rabbia, fischiando sonoramente la loro squadra. Teste basse e musi lunghi per l’ennesimo harakiri dell’Inter che in casa non sa più vincere (un punto in tre partite), mostra lacune preoccupanti, smagliature gravi in difesa e carenze clamorose soprattutto in avanti.

Un’ Inter – brutta e disordinata – affronta il Carpi bravo a difendersi senza disdegnare qualche ripartenza. E’ inutile tenere palla se i gol arrivano con il contagocce, e solo grazie all’abnegazione di un intramontabile Palacio che suda, corre, difende e segna. Icardi è solitario e statico, Ljajic gira a vuoto in una squadra ancora una volta rivoluzionata nell’assetto tattico (venti volte su 21).

Mancini evidentemente pensa già alle imminenti sfide, contro la Juventus in coppa Italia e il Milan nel derby di domenica prossima. Risparmia i diffidati e si affida, forse con ottimistica fiducia, a Juan Jesus (colpevole sul gol del pari firmato da Lasagna), a Telles, poi sostituito, a Melo e a Montoya, autore di una pessima prestazione. Tiene fuori Medel e Miranda (per un tempo) e si sente. Jovetic resta in panchina e quando entra, al 39’st, non fa la differenza.

Qualcosa non va e si capisce subito che il pomeriggio potrebbe riservare amare sorprese: Mbakougu va in gol al 3′ ma l’arbitro Andrea Gervasoni annulla per un fallo precedente di Martinho. L’Inter sembra scuotersi e Perisic cerca con ostinazione la rete da fuoriarea: due volte di sinistro, all’8′ e al 13′. Icardi viene atterrato in area ma non c’è fallo. Poi piccolo show ancora di Mbakougu, pericoloso per ben tre volte in pochi minuti, segnali che la difesa dell’Inter vacilla pericolosamente. Preoccupa Juan Jesus che per poco non propizia la rete del Carpi.

I nerazzurri vogliono segnare, cercano di bucare la coriacea e folta linea difensiva degli avversari e iniziano a creare qualche buona occasione: Handanovic salva su Martinho, poco dopo Crimi evita il gol su deviazione di Palacio con un salvataggio sulla linea. Al 39′ finalmente sblocca l’Inter con un bel gol di Palacio su contropiede nerazzurro incredibilmente seguito a un corner del Carpi. E’ la sua prima rete in questo campionato, l’argentino non segnava dal 31 maggio scorso.

La partita sembra a una svolta per l’Inter colpevole però di non riuscire a chiuderla. Il Carpi al 45′ chiede il rigore per un tocco di mano di Murillo considerato involontario da Gervasoni.

Nel secondo tempo, Mancini cambia e sostituisce Telles con Miranda. Belec si supera su Perisic, lo stesso Miranda ci prova, anche Melo tenta da fuori ma al 29′ è Martinho a ubriacare la difesa nerazzurra. Arriva il turno di Nagatomo insieme a mutamenti tattici e pizzini di Mancini. Al 38′ il Carpi resta in 10 in seguito all’espulsione di Pasciuti per somma di ammonizioni. Belec si supera e protegge la sua porta dalle incursioni di Palacio e Melo. Poi, Icardi avrebbe la palla del 2-0 ma un ottimo Romagnoli si impone sull’attaccante in modo ruvido.

Sembra tutto finito ma nei 4 minuti di recupero, si consuma la beffa finale: colpevoli prima Miranda, Murillo e Melo che lasciano passare la palla di Bianco destinata a Lasagna sul quale Juan Jesus non riesce a chiudere. Tiro angolato e pari del Carpi. San Siro si lascia andare a fischi e insulti. Mancini, alla fine è sconsolato e deluso: “Forse non siamo neppure da terzo posto…”.

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