Arriva lavoro agile, anche per autonomi maternità e malattia

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ROMA. – Evitare “abusi” e garantire anche ai lavoratori autonomi le tutele essenziali di ogni lavoratore dipendente: malattia, infortuni, maternità e congedo parentale. Favorire il lavoro “agile”, da casa per “agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro”. Sono questi gli obiettivi essenziali del disegno di legge in 22 articoli che arriverà con ogni probabilità sul tavolo del consiglio dei ministri di giovedì, insieme a un nuovo piano contro la povertà che dovrebbe integrare quanto già previsto nella legge di stabilità.

Entrambi i provvedimenti sono infatti collegati alla manovra, dove sono previsti gli stanziamenti necessari alla loro attuazione. Per il ddl sugli autonomi si parte da 10 milioni di euro nel 2016 per arrivare a 50 milioni a regime a partire dal 2017. La platea degli interessati va dai professionisti alle partire Iva più deboli, con l’esclusione degli imprenditori, anche di piccole dimensioni.

STOP ABUSI, SOLO CONTRATTI SCRITTI – L’obiettivo principale è quello di evitare “condotte abusive” da parte del datore di lavoro che non potrà modificare unilateralmente le condizioni del contratto o recederlo “senza congruo preavviso”. “Prive di effetto” le clausole che prevedono i pagamenti dilazionati di oltre 60 giorni ed “abusivo” il rifiuto a stipulare contratti per iscritto.

5 MESI PER LA GRAVIDANZA, TUTELATA LA MALATTIA – Gravidanza, malattia e infortunio “non comportano l’estinzione del rapporto di lavoro”. L’esecuzione rimane “sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a centocinquanta giorni”. Per malattie che superano i 60 giorni il versamento dei contributi viene sospeso fino a un massimo di due anni. Toccherà poi al lavoratore versare il dovuto. Ad entrambi i genitori dei bambini nati dal primo gennaio di quest’anno viene garantito inoltre un congedo di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino.

FORMAZIONE DEDUCIBILE FINO A 10.000 EURO – Le spese di formazione professionale, incluse quelle di viaggio e soggiorno, saranno deducibili “integralmente” e non più per il 50% e fino a un massimo di 10.000 euro. Si corregge così, afferma il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, “una stortura evidente e ingiustificabile”. Entro i 5.000 euro sono deducibili anche le spese per la certificazione delle competenze e il sostegno all’auto-imprenditorialità.

GARANTITO ACCESSO A FONDI UE – “Ai fini dell’accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei”, gli autonomi sono “equiparati alle piccole e medie imprese”.

LAVORO AGILE, IN UFFICIO O DA CASA – Parola d’ordine flessibilità. La prestazione lavorativa potrà essere svolta “in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, ed entro i limiti della durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale” previsti dalla legge e dal contratto collettivo. Potrà riguardare tutti, lavoratori a tempo determinato o indeterminato. Il lavoratore ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo di chi lavora stabilmente all’interno dell’azienda. Stesso dicasi per i premi produttività.

“E’ positivo che il Governo abbia deciso di intervenire sul fronte del welfare ai lavoratori autonomi, settore nel quale le Casse dei professionisti sono già attive da tempo con prestazioni che arrivano a mezzo miliardo di euro all’anno” è il commento del presidente dell’Adepp, Alberto Oliveti. L’associazione delle Casse previdenziali dei professionisti auspicano che il Ddl ”rafforzi questa esperienza e la estenda ad altri segmenti del lavoro autonomo oggi scoperti”.

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