Calcio venezuelano: Vinotinto, una crisi oltre il risultato

foto vinotino

CARACAS – La nazionale venezuelana di calcio sta attraversando uno dei periodi piú bui non solo a livello di risultati (nelle qualificazioni per il Mondiale Russia 2018 é ultima con 0 punti dopo 4 gare disputate), ma anche in ambito finanziario. La vinotinto non é esente dei problemi economici che sta attraversando il paese.

La nazionale ha come sponsor principale la compagnia statale ‘Petróleos de Venezuela’ (Pdvsa), che attualmente sta soffrendo per la caduta dei prezzi degli idrocarburi.

Durante una conferenza stampa Laureano González, presidente della ‘Federación Venezolana de Fútbol’ e vicepresidente della Conmebol, ha allertato i tifosi su possibili forfait da parte di alcuni giocatori nelle qualificazioni per il mondiale Russia 2018. “I giocatori sanno che riceveranno solo premi per risultati ottenuti e non per convocazione” ha dichiarato González, che da maggio 2015 ricopre l’incarico che per diversi anni é stato di Rafael Esquivel (attuamente arrestato in Svizzera per il Fifagate).

Nell’incontro con i media, che si é svolto nella sala stampa della Fvf, il presidente ha approfittato per presentare al pubblico l’attuale situazione che si vive in seno alla Federcalcio. “In tutto il 2015, non abbiamo ricevuto un solo dollaro da Pdvsa. Tutti sappiamo che la ditta petrolífera é una sorta bancomat statale e che in questo momento non ha a disposizione fondi. La situazione della Fvf é difficile”.

Gli introiti di Pdvsa sono diminuiti a tal punto che poche settimane fa ha ritirato l’appoggio economico al pilota italo-venezuelano Pastor Maldonado Motta, che ha annunciato che non sará sulla griglia di partenza nella stagione 2016 della Formula Uno.

Oltre a Pdvsa, la Vinotinto ha come sponsor adidas, Herbalife, Telefónica e Bbva. González ha spiegato che nelle prossime gare di qualificazione, dove la vinotinto sfiderá il Perú (il 24 marzo a Lima) ed il Cile (il 29 marzo a Barinas) i giocatori si troveranno di fronte a condizioni diverse a quelle cui sono abituati. Il presidente non specificato se questi cambi riguarderanno il modo in cui viaggeranno e la qualitá degli alberghi.

“I giocatori che acceteranno le attuali condizioni economiche indosseranno la maglia della nazionale. Quelli che non saranno d’accordo non saranno convocati” ha concluso il vicepresidente della Conmebol.

(Fioravante De Simone/Voce)

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