La Vinotinto femminile Under 17, il capolavoro di Zsemereta

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CARACAS – Ci sono capolavori che per ammirarli devi visitare prestigiosi musei come il Louvre, il Prado o il Palazzo degli Uffizi, ma ci sono altri che per ammirarli devi andare in uno stadio di calcio. La storia che vi stiamo per raccontare é quella di Kenneth Zsemereta, un tecnico panameño che sin dal suo arrivo in Venezuela ha iniziato ad elaborare un capolavoro con la vinotinto femminile under 17: nazionale che sotto la sua gestione si é qualificata per tre volte consecutive al mondiale ed ha vinto in un paio di occasioni il campionato sudamericano di categoria.

Il primo contatto tra Zsemereta ed il Venezuela é stato quasi 10 anni fa. Allora, Laureano González, che era l’uomo di maggior peso nella Federación Venezolana de Fútbol per il calcio in rosa, invitó il tecnico panameño per uno stage di 2 settimane presso l’Universidad Cátolica Andrés Bello, lí lavorò con l’Ucab Spirit. Quella sua esperienza gli serví per inserirsi tra i candidati alla panchina della nazionale femminile di calcio.

In un primo momento Zsemereta lavoró insieme a Rolando Bello, che poi lo postuló come suo sustituto. Due anni dopo, Serafín Boutereira, direttivo della Fvf, gli diede l’incarico di selezionatore della nazionale femminile Under 17.

Durante otto anni alla guida della nazionale Kenneth Zsemereta ha disegnato diversi capolavori: tre qualificazioni per i mondiali U17 (2010, 2013 e 2016): nelle qualificazioni per il torneo iridato ha vinto un bronzo e poi due ori consecutivi; ha vinto i Juegos Centroamericanos y del Caribe nel 2010 ed il secondo posto nei Juegos Bolivarianos (2009).

Da ricordare che nel torneo iridato del 2013, per noi italo-venezuelani ci fu una sorte di derby del cuore: nella finalina per il terzo posto azzurre e vinotinto si sono affrontate e, per la cronaca, le italiche si sono imposte 2-0 dopo i calci di rigore, ma i tempi regolamentari si erano conclusi con uno spettacolare 4-4.

Da segnalare che quando Zsemereta prese le redini della nazionale, trovò uno scenario poco incoraggiante: la vinotinto era una squadra che per ogni gol che segnava, minimo ne subiva cinque. Se prendiamo in considerazione il periodo di tempo tra il 1991 e 2006 la nazionale aveva vinto solo una gara. Senza dimenticarci del fallimentare campionato femminile che si disputó tra il 2004 e 2007.

Kenneth Zseremeta, laureato in ingegneria, ha applicato le sue nozioni in materia per costruire e calibrare una macchina perfetta come la sua vinotinto. La sua nazionale non perde da 15 gare nel torneo Sudamericano. Hanno segnato 78 reti in 25 incontri, per una media gol 3,12.

Peccato che le sue opere d’arte nell’edizione 2016, sono state dipinte su una tela abbastanza deteriorata: lo stadio Metropolitano di Cabudare, aveva un manto erboso al di sotto delle aspettative e alla categoria del campionato che si stava disputando.

E nonostante, le sue ragazze sono state le protagoniste di un capolavoro che domenica é stato dipinto con toni vinotinto: non solo hanno battuto (1-0) il Brasile, vittoria che é servita per mettere in bacheca il secondo titolo Campeonato Sudamericano Femenino Sub 17, ma ha permesso al Venezuela di eguagliare le verdeoro per numero di campionati vinti.

“Questo é un evento storico, credo che con il successo di oggi, il calcio venezuelano ha fatto un salto da gigante” ha dichiarato Zsemereta a fine gara alla Tv venezolana, aggiungendo, “devo ringraziare Dio, mia madre e tutto il Venezuela per questa vittoria”.

Zsemereta, che puó vantare di aver portato in tre occasioni il Venezuela ad un mondiale, lascerá la vinotinto al termine della kermesse iridata, ma molti sperano in un ripensamento. “Per il momento, posso dirvi che dopo il torneo in Giordania analizzeró le cose. Però penso che sia il momento di farmi da parte e dare l’opportunitá ad altre persone”.

Tutti i tifosi della palla a chiazze sperano che l’esempio della Under17 femminile serva d’inspirazione per le altre nazionali venezuelane.

(Fioravante De Simone/Voce)

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