“La Cumbre del Pueblo”, altra prova di forza dell’Opposizione

“La Cumbre del Pueblo”, altra prova di forza dell’Opposizione
“La Cumbre del Pueblo”, altra prova di forza dell’Opposizione
“La Cumbre del Pueblo”, altra prova di forza dell’Opposizione

CARACAS – Il silenzio interpretato come una risposta. Quindi, una ragione in più per manifestare il proprio malcontento. Il Tavolo dell’Unità ha invitato i militanti dei partiti della coalizione, i simpatizzanti dell’Opposizione e chiunque non sia d’accordo con le politiche del governo a una protesta pacifica, domani, lungo la Av Libertador. Ma non solo, l’Opposizione manifesterà in tutte le città del Paese.

– La nostra aspirazione è che la manifestazione possa coprire la Av. Libertador, almeno fino alla Cantv – ha affermato Jesus “Chuo” Torrealba, Segretario Generale del Tavolo dell’Unità -. Di fronte al silenzio ufficiale, a maggior ragione bisogna protestare.

I cortei, che convoglieranno nell’Av. Libertador, partiranno dalla “Plaza Alfredo Sadel (Baruta), Plaza Milenium (Sucre), Plaza Altamira (Chacao), Plaza Brion e Los Cedros.

Il governatore dello Stato Miranda, Henrique Capriles Radonski, attraverso il suo account in twitter aveva speculato sulla possibilità di un gran corteo verso la sede centrale del Consiglio Nazionale Elettorale ma Torrealba ha smentito.

– Non si tratta che sia o no pertinente una manifestazione che arrivi alle porte dell’organismo elettorale – ha spiegato il Segretario Generale del Tavolo dell’Unità -. Quella sarà una carta che ci giocheremo al momento opportuno… L’importante, ora, è mostrare i muscoli con una manifestazione pacifica…

La manifestazione è stata battezzata dalla Mud (Tavolo dell’Unità) “La Cumbre del Pueblo, la Anticumbre democrática” e l’obiettivo principale è esercitare pressione sul Cne affinchè renda nota la data della raccolta del 20 per cento delle firme e accolga le altre richieste dell’Opposizione.

La Mud esige dal Consiglio Nazionale Elettorale che la circoscrizione per la raccolta delle firme sia nazionale, l’istallazione di un numero sufficiente di macchine per la raccolta delle firme (sono state chieste 19mila 500 “computer” per sei mila 500 seggi sparsi in tutto il paese), che la presenza delle “captahuellas” (computers per la registrazione e controllo dell’impronte digitale), e che la data sua la più prossima possibile così da permettere il Referendum Revocatorio entro l’anno.

Il processo di raccolta del 20 per cento delle firme si realizzerà, come lo ha già determinato il Cne, nel corso di 3 giorni.

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