Moda: Settembre, è tempo di passerelle a New York

Tommy Hilfiger aveva deciso di usare un luna park come passerella per la sua sfilata
Tommy Hilfiger aveva deciso di usare un luna park come passerella per la sua sfilata
Tommy Hilfiger aveva deciso di usare un luna park come passerella per la sua sfilata

NEW YORK. – Le sfilate di New York si avviano ormai alla chiusura. L’ultima in ordine di tempo quella di Ralph Lauren. Si chiama “Settembre” l’ultima collezione presentata a 888 Madison Avenue . “Sono orgoglioso di condividere la mia nuova collezione donna che dalle passerelle entra nelle vostre vite-, ha detto in una lettera alle clienti sul New York Times l’ultimo mostro sacro della moda newyorchese. – Mostrare i vestiti e consegnarli sei mesi dopo, è finita. Con Internet, con i social media, dobbiamo cambiare.

Per questa collezione, Ralph ha giocato in casa, ed era in tanti sensi la prima volta: ha bloccato l’Upper East Side trasformando in passerella l’isolato che dagli anni ottanta gli appartiene.

“Mi sono sempre ispirato alla bellezza selvaggia e romantica del West americano”, spiega lo stilista. “Settembre”, testimonial Julian Moore e Jessica Alba, riflette questo spirito, reinterpretato in chiave moderna e glamour “per una donna sofisticata dallo stile inconfondibile”, ha spiegato. E quindi western couture in chiave chic e metropolitana con alcuni pezzi forti come i ricami di macramè di pelle o il blazer ricamato con paillettes che riprendono i motivi Navajo. Linee architettoniche per la sera anche grazie ai tessuti fluidi e tutto rigorosamente made in Italy.

Invece con Madonna madrina di battesimo, Alexander Wang aveva lanciato nei giorni scorsi la sua neonata collaborazione con il colosso tedesco dello sportswear Adidas. 84 pezzi unisex, otto dei quali pronti già per l’acquisto a New York (poi sarà la volta di Londra e Tokyo) a bordo di negozi-camion “pop up” in giro per le città, hanno concluso la sfilata per la prossima primavera estate.

La nuova linea Originals per Adidas, all’insegna del nero e bianco, è la prima collaborazione di alto profilo di Wang dopo quella del novembre 2014 con H&M: senza dubbio un tutto esaurito. Il camion/negozio pop up ha cominciato a girare per le strade di Manhattan dopo mezzogiorno: un atto di rispetto per le commemorazioni dell’11 settembre che si erano tenute nella mattinata a Ground Zero.

Tradizionali i tessuti – la pelle, il pizzo, il satin la seta lavata o il velluto delabré – trattati per renderli più moderni e rilevanti. Maniche larghe a chimono, abiti di maglia a coste sottili che diventano righe, gonne di pelle a pieghe con motivi floreali e due “scarpe della stagione”: uno stivale di cavallo di tela profilato di pelle, una pantofola dal taglio orientale entrambe rasoterra.

Per la sua collezione autunno 2016 Tommy Hilfiger, alcuni giorni fa, aveva superato se stesso e deciso di usare un luna park come passerella per la sua sfilata. Lo show per il lancio di TommyXGigi, la collection realizzata con Gigi Hadid, infatti è andato in scena al Pier 16 a South Seaport, il quartiere storico all’ombra del ponte di Brooklyn, ribattezzato per l’occasione Tommy Pier e dove tra giostre, stand con patatine fritte, zucchero filato, pretzel, hamburger, gelati nonché accompagnata da una calura tropicale, ha sfilato la collezione che ha segnato il debutto di una nuova era per il designer americano che lo ha catapultato definitivamente nell’era 2.0.

Sfruttando al massimo il digital commerce e social network, ogni capo è arrivato con il proprio link su Instagram, a quello dei negozi Tommy oppure ad uno dei quattro pop up store allestiti appositamente all’interno dello show. Uno show aperto per due giorni in modo da consentire a chi non è riuscito ad avere l’invito per la prima serata di fare acquisti al Tommy Pier.

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