Calcio venezuelano: Caracas e Táchira si sfidano nel silenzio del Cocodriolos Sport Park

Calcio venezuelano: Caracas e Táchira si sfidano nel silenzio del Cocodriolos Sport Park (Gennaro Pascale Caicedo / Prensa Deportivo Tachira FC)
Calcio venezuelano: Caracas e Táchira si sfidano nel silenzio del Cocodriolos Sport Park (Gennaro Pascale Caicedo / Prensa Deportivo Tachira FC)
Calcio venezuelano: Caracas e Táchira si sfidano nel silenzio del Cocodriolos Sport Park (Gennaro Pascale Caicedo / Prensa Deportivo Tachira FC)

CARACAS – Questo fine settimana la capitale venezuelana sará lo scenario del clásico del fútbol venezolano, la cornice non sarà né lo stadio Olímpico, né il Brigido Iriarte, ma il Cocodrilos Sport Park. Fin qui non nessun problema, ma l’unico inconveniente é che si disputerá senza uno degli additivi che danno colore a questo tipo di gare: gli hinchas. Il motivo? La squalifica inflitta dalla commissione disciplinare alla formazione capitolina dopo gli incidenti di Puerto La Cruz.

Tornando al calcio giocato, se guardiamo la classifica del Torneo Clausura possiamo vedere che Caracas e Deportivo Táchira sono separati da soli due punti: gli andini sono quarti con 27 punti ed i capitolini quinti con 25. I precedenti dicono che queste due squadre si sono sfidate in 104 occasioni con un bilancio di 34 vittorie per i rojos del Ávila, 35 pareggi e 35 sucessi gialloneri.

Il primo precedente risale al 1984, Táchira e Caracas si sfidarono nella Copa de Campeones, torneo che metteva a confronto il campione della Primera División (in questo caso furono i gialloneri) e quello della Segunda. In quella occasione s’imposero gli andini per 4-1.

Ma una delle cose che ha incrementato questa acerrima rivalitá fu il post-partita della finale scudetto del 2000. Táchira e Caracas pareggiarono 2-2, questo risultato permise ai capitolini di vincere il titolo. L’esito della gara non fu del gradimento dei tifosi che avevano gremito gli spalti di Pueblo Nuevo e scaricarono tutta la loro rabbia ed amarezza incendiando il pullman della squadra capitolina.

Subito dopo quella pagina triste del campionato venezuelano ci fu periodo glorioso per il Caracas: sotto la gestione di Noel Sanvicente vinse 7 campionati. E ci fu anche il ricordato 30 di maggio quando i capitolini vinsero per 1-4 a Pueblo Nuevo. Ma si sa, la vendetta é un piatto che va servito freddo, il Táchira cinque anni dopo strappò lo scudetto dalla maglietta dei rojos quando mancavano 10 secondi alla fine.

Sulla carta si preannuncia una gara spettacolare tra due squadre che vogliono al piú presto timbrare il biglietto per l’Octagonal. Peccato che non ci sará quell’additivo che rende queste gare indimenticabili: i cori e le coreografie dei tifosi. Chi vorrá seguire la gara dovrà farlo al miglior stile amarcord, incollato alla radiolina, dato che non ci sará nemmeno la diretta televisiva.

Oltre al clásico ci sará un’altra gara interessante: quella che metterá a confronto la capolista Carabobo sul campo della seconda della classe l’Atlético Venezuela.

Lo Zamora dell’italo-venezuelano Francesco Stifano sfida il JBL Zulia. La formazione allenata dal tecnico di origine campana cercherà di ritrovare la strada della vittoria nel torneo de Primera División, vittoria che manca dal 30 luglio: giorno in cui superò per 3-0 l’Aragua.

Nello stadio Metropolitano di Cabudare, il Deportivo La Guaira di Eduardo Saragó ospita il Deportivo Lara.
Completano il quadro di questo turno di campionato: Aragua-Estudiantes de Caracas, Llaneros-Mineros, Monagas-Portuguesa, Ureña-Petare e Zulia-Estudiantes de Mérida.

(Fioravante De Simone)