Paperoni Usa, guru high tech battono i vecchi di Wall Street

Il fondatore di Snapchat Evan Spiegel
Il fondatore di Snapchat Evan Spiegel
Il fondatore di Snapchat Evan Spiegel

NEW YORK. – I giovani guru dell’high tech battono i vecchi baroni di Wall Street spingendo al rialzo il portafoglio della grande ricchezza negli Usa. L’aumento di valore di Amazon e Facebook ha provocato un terremoto nella lista di Forbes dei 400 Paperoni d’America e per la prima volta dal 2000 un tech tycoon è la seconda persona più ricca negli Usa. Jeff Bezos di Amazon, con un patrimonio netto di 67 miliardi di dollari, ha scalzato Warren Buffett (65,5 miliardi) confinandolo al terzo posto in mezzo allo scandalo Wells Fargo.

Il 32enne Marck Zuckerberg di Facebook con 55,5 miliardi è quarto seguito da Larry Ellison di Oracle, numero due 16 anni fa, al quinto posto. Capo classifica resta Bill Gates per il 23esimo anno consecutivo – due terzi della vita di Zuckerberg, fa notare Forbes – con un valore netto di 81 miliardi che sarebbero potuti essere di più se il papà di Microsoft non avesse donato 31 miliardi alla sua fondazione benefica.

La graduatoria dell’1% degli americani mostra che i ricchi nell’ultimo anno sono diventati più ricchi che mai, con patrimoni complessivi di 2.400 miliardi e una media di sei miliardi a testa, entrambi record. La soglia per entrare è stata fissata quest’anno in 1,7 miliardi e 50 donne ce l’hanno fatta, un altro primato.

42 super-ricchi sono immigrati, con buona pace del candidato repubblicano alla casa Bianca Donald Trump, sceso di 35 posizioni al 156esimo posto per via di perdite da 800 milioni di dollari: 14 dei neo-arrivati negli Usa sono risultati più ricchi di lui. Bezos e Zuckerberg assieme sono responsabili per oltre il 40 per cento dell’aumento delle fortune high tech: 82 miliardi.

Tutti i miliardari “under 40” hanno costruito la loro fortuna a Silicon valley e dintorni, a partire dal fondatore di Snapchat Evan Spiegel che a soli 26 anni è la mascotte del gruppo. Solo due “tech titans” della Fortune 400 hanno visto un calo nel loro patrimonio: la vedova di Steve Job, Laurene Powell Jobs, e Sean Parker, uno dei primi investitori in Facebook. In confronto il 30% dei membri del Forbes 400 hanno chiuso l’anno con perdite.

(Di Alessandra Baldini/ANSA)

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