Celebrato a Caracas il 27ª Anniversario della Madonna di Montevergine

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CARACAS. – Anche quest’anno i devoti della Madonna di Montevergine hanno festeggiato il 27º anniversario della Patrona di Benevento nella Chiesa Nostra Signora di Pompei in Caracas.
Giuseppe e Michele Trunfio, Antonietta e Gerardina De Gregorio, hanno fatto possibile il sogno di Luigi De Gregorio e Vincenzo Trunfio: l’amore e la devozione per la Madonna di Montevergine hanno preso corpo attraverso un entusiasmante programma.

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Nella Chiesa Nostra Signora di Pompei si è riunito un folto grupo di fedeli intorno all’effige della Madonna portata in processione dopo la Santa Messa officiata da Padre Miguel e il diacono Antonio Pellegrino.

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Le celebrazioni sono poi proseguite con un lauto rinfresco a base di prodotti elaborati dalle signore del comitato organizzatore e piatti tipici della regione Campania: fusilli, lasagne, cannelloni e dolci a volontà.
Sono stati moltissimi i collaboratori impegnati per la “riuscita della manifestazione”, tra i quali: Rosa De Gregorio, Francesco e Maria Amentola, Rocco e Erminia Capobianco, Daniele Carbone, coadiuvate da: Bruno Romani, Ricardo Dente, Pino e Sergio Giusto, Antonio Capobianco, Gregory Vertullo. A tutti loro va un grazie di cuore.

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Il Sig. Giuseppe Trunfio con molto entusiasmo ci racconta la storia del quadro della Madonna di Montevergine
La Madonna di Montevergine è l’appellativo con cui si venera, nell’omonimo santuario a Mercogliano, il quadro raffigurante la vergine Maria seduta su un trono con un braccio il bambino Gesù. Oltre al nome consueto è anche conosciuta come Madonna Nera o ancora, maggiormente, come Mamma Schiavona.

Il culto della Madonna di Montevergine non è legato ad alcuna apparizione, ma solamente dalla volontà di un monaco eremita, Guglielmo da Vercelli, di dedicare la propria vita alla preghiera tramite il culto di Maria, formando in poco tempo un vero e proprio ordine monastico.

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Secondo la leggenda, il quadro sarebbe stato direttamente dipinto da San Luca a Gerusalemme, per poi essere trasportato prima ad Antiochia e poi a Costantinopoli: nell’VIII secolo però con la salita al trono di Michele Paleologo e l’inizio dell’iconoclastia, il fuggitivo re Baldovino II recise il capo della Madonna dal quadro per metterla in salvo. Giunta a Caterina II di Valois per eredità, questa fece terminare l’opera da Montano d’Arezzo, per poi donarla ai monaci di Montevergine nel 1310.

Il Sig. Giuseppe Trunfio donerà il ricavato della riuscitissima verbena a: Missione Cattolica Nostra Signora di Pompei, Anzianato Cristoforo Colombo, Sociedad Anticancerosa, Hospital San Juan de Dios e Casa Hogar San Josè Niños especiales de la casa de Madre Teresa de Calcuta.

Quindi ora non ci resta altro che un arrivederci al 28ª Anniversario.

(Giuseppina Liberatore)

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