Svizzera, clima aspro dopo il referendum. Controlli al confine

Svizzera, clima aspro dopo il referendum
Svizzera, clima aspro dopo il referendum
Svizzera, clima aspro dopo il referendum

MILANO. – Operazione di controllo sui frontalieri al confine tra Italia e Canton Ticino, dove 20 giorni fa è stato approvato il referendum ‘Prima i nostri’, per privilegiare nei posti di lavoro gli svizzeri. Normale routine, è stato precisato. Il referendum infatti non può avere alcuna ripercussione pratica. Ma è stato sintomo di un clima aspro. E reciproco.

E’ stato identificato l’autore dei volantini anti-svizzeri che da giorni venivano lasciati sulle auto con targa elvetica parcheggiate nei centri commerciali a Como. E’ un disoccupato 35enne. “Volevo lavorare in Svizzera – si è giustificato – non me lo hanno fatto fare”.

L’operazione di controllo sulle prestazioni di servizio transfrontaliere, come ha spiegato la polizia ticinese, al valico di Chiasso-Brogeda è cominciata alle 6,15 e si è conclusa alle 10. E’ stata effettuata in collaborazione con l’Amministrazione federale delle dogane, il Corpo Guardie di confine, l’Associazione interprofessionale di controllo, l’Ufficio dell’Ispettorato del lavoro, la Commissione paritetica cantonale e la Commissione di vigilanza Lia. Sono state controllate 175 persone e 118 veicoli.

Su 54 lavoratori impiegati in altrettante aziende gli ispettori dell’Ufficio dell’Ispettorato del lavoro eseguiranno ulteriori accertamenti, in base ai dati raccolti. Quelli dell’Associazione interprofessionale approfondiranno invece la situazione di altri 5. Riscontrate infine cinque infrazioni relative all’obbligo di notifica.

Mentre la polizia del Canton Ticino era impegnata nei controlli al confine, i carabinieri di Como hanno identificato l’autore dei volantini lasciati da giorni sui parabrezza di vetture svizzere parcheggiate nei centri commerciali di Como. “Vi piace venire in Italia a fare la spese perché costa meno??????? Ecco allora visto che non ci volete a lavorare in Svizzera (visto ultimo referendum), siete pregati di farvi la spesa a casa vostra… i supermercati li avete – c’era scritto in modo un pò sgrammaticato -. Dalla prossima volta che vi vediamo a comprare in Italia vi squarciamo le gomme della macchina e non solo…”.

L’autore è un disoccupato di 35 anni che abita ad Erba e ha ammesso di aver agito esclusivamente per rancore. Cercava un lavoro in Svizzera e pare lo avesse anche trovato, ma è durato poco. Rischia la denuncia per minacce e procurato allarme.

(di Marisa Alagia/ANSA)

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