Cremazione e sepoltura, pronto vademecum del Vaticano

Cremazione e sepoltura, pronto 'vademecum' del Vaticano
Cremazione e sepoltura, pronto 'vademecum' del Vaticano
Cremazione e sepoltura, pronto ‘vademecum’ del Vaticano

CITTA’ DEL VATICANO. – E’ atteso un nuovo documento del Vaticano sulla cremazione. Se la pratica già da alcuni decenni è accettata dalla Chiesa, ora però, considerata anche la sua sempre maggiore diffusione, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha deciso di mettere dei ‘paletti’ sulle modalità di questo rito funebre. Nodo centrale è la questione della dispersione delle ceneri, come anche la loro conservazione non in luoghi sacri ma in ambienti domestici.

Sarà il Prefetto dell’ex Sant’Uffizio, il cardinale Gerhard Mueller, ad illustrare quella che tecnicamente è definita una “Istruzione”. “Ad resurgendum cum Christo” è il titolo del documento che tratterà “la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione”. Un ‘vademecum’ atteso dalle Conferenze episcopali di tutto il mondo anche per evitare, in un terreno così delicato, il fai-da-te. Sarà infatti da subito pubblicato in diverse lingue.

Una indicazione di tipo universale è innanzitutto quella contenuta nel Catechismo della Chiesa cattolica: “la Chiesa permette la cremazione, se tale scelta non mette in questione la fede nella risurrezione dei corpi”. Un passaggio significativo nella evoluzione della legislazione ecclesiastica si è avuto poi con l’Istruzione del Sant’Uffizio del 1963: “De cadaverum crematione”. Di fatto uno sdoganamento di questa scelta che non deve essere considerata di per sé contraria alla religione cristiana.

Nel ‘Rito delle esequie’ della Congregazione per il culto divino (1969) si affrontò il nodo della sepoltura: “Le esequie siano celebrate secondo il tipo in uso nella regione, in modo però che non ne resti offuscata la preferenza della Chiesa per la sepoltura dei corpi, come il Signore stesso volle essere sepolto”.

L’atteso documento dovrebbe confermare questa linea, ovvero una dissuasione sia nei confronti della dispersione delle ceneri in natura sia per la loro conservazione lontana dai cimiteri. Anche la Conferenza episcopale italiana aveva annunciato lo scorso anno una “Lettera pastorale” sul tema, che però non è stata ancora pubblicata. E’ evidente che si attendono le linee-guida del Vaticano, che faranno da punto di riferimento a tutti gli episcopati del mondo.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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