MILANO. – Di nuovo a Milano, questa volta per un incontro con i dottorandi al Politecnico. E poi un vorticoso giro di visite in quattro aziende fra l’hinterland e la provincia di Varese, per finire in serata a Mantova a parlare di cultura. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta investendo parecchie energie nella Lombardia, un tempo ostile alla sinistra, dove oggi il Pd esprime i sindaci di tutte le città capoluogo.
A Milano, in mattinata, Renzi ha tenuto ‘lezione’ ai giovani ingegneri e architetti per invitarli, di fronte alle emergenze ambientali come il terremoto, a “non lasciare la prevenzione solo ai politici”. Di fianco a lui, il rettore Giovanni Azzone, che coordinerà l’opera di ricostruzione con Casa Italia. Il capo del Governo ha dovuto però anche rassicurare sui fondi statali per il dopo-Expo, dopo le proteste delle istituzioni locali per l’assenza della norma nella legge di Stabilità.
“I fondi ci sono”, risposta telegrafica di Renzi ai giornalisti. Quindi, via in auto. Prima a Cambiago, alle porte di Milano, per visitare la Colnago, storica azienda di biciclette da corsa, che ha omaggiato il premier con una city bike viola Fiorentina.
Poi a Saronno, nel Varesotto, per una doppia visita: alla Illva, che produce il famoso amaretto DiSaronno, e alla Tci, azienda di elettronica di proprietà di Gianfranco Librandi, deputato ex montiano. Quindi, tappa a Gallarate, alla Yamamay, noto marchio di abbigliamento, accompagnato da un altro ex deputato montiano, Luciano Cimmino, presidente della holding.
Il tour lombardo non è piaciuto alla Lega Nord. “In queste aziende – ha detto il segretario regionale Paolo Grimoldi – Renzi va sul sicuro, sa di trovare sorrisi di circostanza da Librandi e Cimmino e di non rischiare i fischi con cui lo accoglierebbero nelle altre imprese”.
Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, presenta alla visita in Yamamay, ha consegnato al premier una lettera contro la riforma costituzionale: “Più che slogan e promesse da marinaio, questo Paese ha bisogno di valorizzare i Comuni e le Regioni virtuose”.
Renzi ha affidato il bilancio della sua giornata a Facebook: “Ho visitato quattro aziende – ha scritto prima di ripartire per Mantova e le tappe serali in Veneto – che stanno investendo sul futuro e creando posti di lavoro grazie anche al Jobs Act. Viva l’Italia che ci prova, che si mette in gioco, che non si arrende”.
(di Alessandro Franzi/ANSA)