CARACAS – La maledizione è finita, i Chicago Cubs trionfano nelle World Series e sono i campioni della Major League Baseball. Il baseball incorona la regina del 2016, che torna sul trono ad oltre un secolo dall’ultimo trionfo (1908) e a 71 anni dall’ultima apparizione alle World Series, datata 1945.
Mike Montgomery è stato il lanciatore incaricato di fare l’ultimo out con cui la squadra della città dei venti ha interrotto una scia negativa che durava da generazioni. Per la cronaca i Cubs hanno battuto 8-7 gli Indians nei supplementari. Con questo successo la squadra di Chicago entra nella storia anche per essere la prima squadra che riesce a riprendersi da un 3-1 nelle World Series in trasferta, l’ultima squadra che aveva centrato quest’impresa erano stati i Pittsburg Pirates nel 1979.
La capra Billy, i Gatti neri e Steve Bartman rimarranno nell’album dei ricordi. Ma questa gesta dei Cubs stava per diventare un incubo quando nell’ottava ripresa la squadra di Cleveland era riuscita a pareggiare i conti e nella mente dei tifosi stavano iniziando ad apparire brutti ricordi, ma fortunatamente per loro i Cubs non si sono impauriti ed hanno tirato fuori gli artigli per portare a casa il prestigioso trofeo.
C’è anche una piccola curiosità in questo sucesso storico della franchigia di Chicago. Nel film “Ritorno al Futuro – parte II” a un certo punto, alle spalle di Marty McFly, spunta un ologramma gigante che annuncia la vittoria dei Chicago Cubs alle World Series di baseball: il film uscito nel 1989, ambienta la scena il 21 ottobre 2015. Robert Zemeckis, direttore del film, ha sbagliato la sua non facile profezia di appena dodici mesi. Non è nulla, se pensiamo che sia stata fatta 27 anni prima, e sulla squadra che aveva il più lungo digiuno di vittorie dello sport professionistico americano.
I Cubs c’erano andati vicini un anno fa, appunto, fatti fuori dai New York Mets a un passo dalle World Series, ma hanno fatto centro ieri sera, dopo 108 anni di attesa: 8-7 in casa dei Cleveland Indians, al decimo inning della settima, la cosidetta bella.
(Fioravante De Simone)
