Giubileo: il Papa ringrazia le istituzioni italiane. Gelo con Raggi

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ROMA. – Grazie al Viminale, al governo e alla Regione Lazio, grazie alla polizia, alla gendarmeria vaticana e alle guardie svizzere, grazie ai tanti volontari arrivati a Roma da tutto il mondo. Papa Francesco ha voluto riunire nella Sala Clementina circa 400 rappresentanti delle istituzioni e volontari che si sono spesi per l’organizzazione e la sicurezza nell’Anno Santo appena concluso per rivolgere loro “un pensiero grato”.

Difficile non notare però l’assenza o quasi del Campidoglio nel lungo elenco dei ringraziamenti del pontefice. Ed è la seconda volta che Oltretevere, quando si parla di Giubileo, il Comune di Roma viene lasciato nell’ombra. Già la scorsa settimana il responsabile vaticano per il Giubileo monsignor Rino Fisichella non nominò il Comune nel suo elenco di ringraziamenti. E a esplicita domanda tagliò corto gelido: “Il mio testo credo sia molto chiaro”.

Assenza confermata nella Sala Clementina: accanto al ministro dell’Interno Angelino Alfano, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, al prefetto di Roma Paola Basilone, al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e al suo vice Massimiliano Smeriglio, la sindaca Virginia Raggi non c’era. E del resto non era previsto ci fosse, fanno sapere dal Vaticano: per il Campidoglio era presente la vicecapo di Gabinetto Virginia Proverbio, in quanto membro della segreteria tecnica presieduta dal prefetto.

“Alla segreteria tecnica che raccoglieva le diverse istanze amministrative, tra cui il comune di Roma – le parole di Bergoglio – il plauso per aver consentito uno svolgimento efficace di tutti gli eventi giubilari”.

Certo è, però, che per le altre istituzioni il plauso del pontefice è stato esplicito: Alfano, per esempio, “in quanto responsabile della sicurezza ha garantito ai pellegrini, non solo a Roma ma in tutto il territorio nazionale, di vivere questo Giubileo con la dovuta sicurezza e tranquillità” ha affermato papa Francesco (“parole di grande conforto e incentivo a proseguire”, la replica del ministro).

Elogi per Zingaretti e Smeriglio (che è dirigente nazionale di Si-Sel, oltre che coordinatore delle attività del Giubileo): “Un pensiero grato – ha detto il pontefice – per lo sforzo compiuto dai Responsabili della Regione Lazio, soprattutto per la programmazione meticolosa delle strutture sanitarie”.

Parole che hanno “commosso” il governatore del Lazio: “Giro questo ringraziamento a tutti coloro che si sono prodigati per il pieno successo di questo evento eccezionale – ha commentato – In particolare a tutti gli operatori e ai volontari del sistema sanitario regionale che anche questa volta hanno fatto la differenza”. La Raggi non c’era? “Io sono stato invitato – allarga le braccia il governatore – questa è una domanda che dovete rivolgere al sindaco”.

Da Palazzo Senatorio, per il momento, tutto tace. Solo qualche giorno fa, in una intervista a ‘La Repubblica’, monsignor Fisichella non era stato tenero con l’amministrazione capitolina: “Roma – aveva detto – ha perso una grande occasione, e i 21 milioni di pellegrini hanno visto quanti sono ancora i limiti operativi della città”.

E, sebbene la circostanza sia molto diversa, c’è chi ha ricordato quando papa Francesco, di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti disse chiaro e tondo di non aver invitato l’allora sindaco Ignazio Marino. “Dopo Marino, la clava di Bergoglio sulla Raggi – ironizza il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Francesco Storace – Qualcuno che fa l’opposizione c’è”.

(di Gabriele Santoro/ANSA)

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