Venezuela produrrà 95mila barili di petrolio in meno al giorno

Petrolio: perde oltre IL 3%, Iran allontana intesa Opec

 

CARACAS – Una riduzione stabilita in circa 95mila barili di petrolio al giorno. Questo è il sacrificio con il quale il Venezuela, assieme alle altre nazioni membre dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio contribuirà all’equilibrio dei prezzi nel mercato.

Stando quindi a quanto reso noto dal ministro dell’Energia e presidente dell’Holding petrolifera nazionale, Euloquio Del Pino, la produzione venezuelana passerá da 2,6 milioni di barili al giorno a 1,97 milioni di barili.

La decisione di accordare una riduzione della produzione, fortemente voluta dal Venezuela, dovrebbe permettere ai prezzi riprendere gradualmente quota e, come ha affermato il capo dello Stato, di raggiungere i 60 dollari il barile.

Gli esperti, invece, scommettono in un prezzo non superiore ai 55 dollari il barile, forse anche meno, per evitare che il  petrolio prodotto attraverso nuove tecnologie molto sofisticate sia nuovamente competitivo e innondi il mercato.

La decisione dell’Opec coinvolge anche l’Ecuador che ridurrà la produzione fino a un tetto di 522mila barili il giorno.

Globalmente si stima che l’Opec, dal primo gennaio, produrrà circa 32,5 milioni di barili al giorno.Ciò equivale ad una riduzione globale quotidiana della produzione pari a 1,2 milioni di barili. Libia e Nigeria sono stati esonerati dal taglio nella produzione per permettere loro di recuperare il livello di produzione fortemente compromessa dalla guerra.

Resta aperta la questione irachena, dal momento che non si ha la conferma del fatto che il cartello dei maggiori paesi esportatori di petrolio ha accettato la proposta di Baghdad. Ma pare che l’Iraq abbia accettato di congelare la produzione a quota 3,975 milioni.

E’ questa la prima volta, dopo otto anni, che l’Opec decide una riduzione della produzione. I mercati hanno accolto positivamente la notizia.