E’ quanto sostiene Vali Nasr: L’Isis sarà abbattuto ma il suo messaggio no

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ROMA. – “Penso sia possibile abbattere militarmente l’Isis, ha già perso molto terreno in Libia, Siria e Iraq. Ma se mi si chiede se la Ue, i Paesi arabi e gli Stati Uniti possano creare istituzioni politiche in grado di impedire all’Isis di ritornare, o ad al Qaida o ad un’altra forza estremista di nascere, la mia risposta è: non credo succederà”.

E’ quanto sostiene Vali Nasr, decano della Johns Hopkins e grande esperto del mondo islamico, in un’intervista ad ANSAmed a margine del Forum ‘Med Dialogues’ organizzato a Roma dalla Farnesina e dall’Ispi. “L’ideologia dell’Isis – spiega Nasr – ha attirato diverse persone a livelli diversi. Una piccola minoranza la segue per motivi religiosi, una larga maggioranza è attratta dal messaggio politico. E quel messaggio, sia per i giovani in Europa che per le tribù sunnite sul terreno, è un messaggio di potere”.

“Questa è una forza che dice ai musulmani in Europa che non sono accettati nella società, che possono infliggere dolore agli americani e agli europei, che sono in grado di decapitare i giornalisti senza essere puniti, prendere il controllo di città che altrimenti i sunniti non sarebbero in grado di prendere. Questo attrae – sottolinea lo studioso – ed ecco perché è stato facile per loro entrare a Mosul o a Tikrit, perché la gente credeva che fosse la soluzione ai problemi che i sunniti stavano avendo con il governo sciita. E credo che questo non potrà cambiare facilmente o immediatamente”.

Sul ruolo dell’Iran nella crisi siriana, Nasr non ha dubbi: “Ha un enorme ruolo perché ha una forza militare importante sul terreno, sia in Siria che in Iraq. Non si può avere una soluzione del conflitto in questi due Paesi o arrivare ad un accordo di pace che non sia sottoscritto anche dagli iraniani. E anche una volta firmato, l’Iran avrà un ruolo importante per la stabilizzazione dell’area”.

Per quanto riguarda l’accordo sul nucleare, lo studioso irano-americano sostiene che la vittoria di Donald Trump alle presidenziali “potrebbe metterlo in pericolo”. “Gli Stati Uniti non possono buttarlo via, ma possono ridurlo in mille pezzi. O meglio, potrebbero arrivare a fare pressioni sull’Iran per indurre Teheran a uscire dall’intesa. L’accordo è comunque in pericolo. Non ci sono dubbi che il momento positivo avuto con l’amministrazione Obama e che molti speravano di poter continuare in qualche modo con Clinton non esiste più con l’amministrazione Trump”.

(di Gaetana D’Amico e Cristiana Missori/ANSAmed)

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