A Chef per una sera by Cocalo’s Club, il Venezuela in tavola

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Come molti di voi ormai sapranno, l’evento Chef per una Sera by Cocalo’s Club ha lo scopo di avvicinare i partecipanti al cibo e alla storia degli chef che condividono con noi la loro passione, arricchendo sempre più il nostro forziere di Sapori e Sapere. Io che ho partecipato a tutte le serate in veste di “narratrice”, ho accumulato già un bel bottino, un tesoro che mi piacerebbe spartire con tutti voi.

Il nuovo evento non tratta solo di cibo ma è il diario di un lungo viaggio.

Carolina, la nostra protagonista, è fortunata. Non è stata costretta come molti a lasciare la sua Terra, il Venezuela, ma ha deciso di venire in Italia per iniziare una nuova vita, senza dimenticare le sue origini. Con sé le sue figlie. La più piccola, sofferente per il drastico cambiamento, è stata ispiratrice di un percorso attraverso la fondazione di un’associazione che si occupa di mantenere vivi i legami con la cultura e le tradizioni venezuelane, dal ballo alla cucina alle festività religiose, donando sostegno agli italiani che rientrano in Patria e permettendone il reintegro.

L’associazione si chiama “Casa Interculturale Araguaney Italia” ed il suo simbolo è, appunto, l’Araguaney, un albero dai fiori gialli profumatissimi… il profumo di casa.

La serata è iniziata in anticipo per noi dello staff che abbiamo aiutato Carolina a sistemare le bandiere ed i festoni di casa sua, il Venezuela, che le sono stati inviati dalla sua mamma e dai suoi amici e amorevolmente collezionati negli anni. Siamo già in America Latina e la musica diffusa è quella folcloristica dei balli popolari.

Arrivati gli ospiti, arrivati i profumi dalla cucina!

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La sua proposta di deliziarci con un menù interamente venezuelano ha suscitato in me molta curiosità ampiamente soddisfatta, poi, dal gusto e dal colore dei piatti. Abbiamo iniziato con un antipasto da leccarsi i baffi: dei bollitos pelones e dei bastoncini di formaggio avvolti in una sfoglia e fritti.

Il piatto “importante” perché considerato il piatto nazionale venezuelano per eccellenza, è stato el pabellon criollo, a base di riso bianco, carne mechada, fagioli neri e arepas. Per finire la classica torta tres leches.

Durante la cena, il nostro direttore artistico Luca Sestili ha dato la possibilità a noi tutti di viaggiare tra i colori e l’allegria di questa Terra, rivolgendo a Carolina alcune domande. Raccontato con un po’ di nostalgia ma anche con comici spezzoni di vita quotidiana, questo mondo in cui la fretta non è contemplata, ci è piaciuto tantissimo ed ha commosso il nostro Signor Cocalo’s Club, Lino Rosetti, che ha vissuto alcuni anni della giovinezza proprio tra questi magici racconti.

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A rendere più vivace il viaggio, il collegamento in diretta dal Venezuela con il Signor Antonio Romani, Sanbenedettese a Caracas dalla fine degli anni ’70, della testata giornalistica “La Voce d’Italia”. Mentre lui e i suoi amici festeggiavano la settimana della cucina italiana al “Nuovo Ristorante da Vittorio” a Caracas, con la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Erica Berra; la chef-titolare del ristorante, Emilia Escalona, spagnola convertitasi alla cucina italiana dopo aver sposato il napoletano Aniello Luciano; e l’abruzzese di Pratola Peligna, Giuseppina Liberatore, pierre del giornale; noi festeggiavamo la serata della cucina venezuelana al “Ristorante Vecchia Lampada”, a Martinsicuro. E’ incredibile come il cibo avvicini i popoli!

Nel ristorante "Il Nuovo Da Vittorio" a Caracas -----------------------------------------------------------------------------------------
Nel ristorante “Il Nuovo Da Vittorio” a Caracas
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Altri partecipanti hanno portato un contributo all’evento e sono le associazioni “Alma Criolla” e “Chai Khana”.

L’Associazione ItaloVenezolana Alma Criolla, tra Italia e Venezuela, la cui attuale presidentessa è la Signora Gabriella Moscardelli (di Caracas ma attualmente Teramana), nasce nel 2011 con lo scopo di avvicinare le due realtà, quella italiana e quella venezuelana, principalmente assicurando accoglienza a chi, rientrando dal Venezuela in Italia, ha bisogno di un reinserimento facile e rapido.

Molti altri i loro obiettivi, tra cui favorire gli scambi culturali con associazioni analoghe già esistenti in Italia e in Venezuela e diventare una forza protagonista nel processo di crescita culturale, educativo, lavorativo e ricreativo.

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Da qualche anno collabora con altre associazioni in una specie di “mejor equipo del universo… el equipo del programa Ayuda Humanitaria para Venezuela!” (La miglior squadra dell’universo… la squadra del programma aiuto umanitario per il Venezuela!), impegnandosi e lavorando senza sosta per creare un ponte umanitario con il Venezuela, attraverso la promozione di eventi solidali che danno la possibilità di raccogliere medicinali da spedire nel Paese che sta attraversando una grave crisi umanitaria, “per dare sollievo e speranza al popolo venezolano”.

Il Circolo Culturale e del Commercio Equo e Solidale “Chaikhana“, la cui presidentessa è la Signora Evila Rosa Tovar, è un luogo di incontro dove condividere iniziative culturali, promuovere campagne di solidarietà e cura dell’ambiente, corsi di pittura, dizione, percussione africana, ecc. così come ogni manifestazione artistica, in tutte le sue forme.

Il suo obiettivo è quello di creare uno spazio spontaneo ed accogliente in cui ognuno possa sentirsi libero di esprimersi, possa condividere ideali. Un luogo di integrazione dove si cerca ancora di cambiare il mondo in meglio! Un luogo dove la fraternità, la sincerità, la bontà e umanità si prendono per mano.

La presidentessa Evila Rosa Tovar è nata in Venezuela e nel 1987 è arrivata in Italia integrandosi perfettamente.

L’associazione si trova a Roseto degli Abruzzi ed è attiva dal 2008.

Noi di Chef Per una Sera by Cocalo’s Club siamo orgogliosi di aver ospitato le tre associazioni nella serata interamente dedicata al Venezuela.

Maria Grazia Cichetti, blogger


http://blog.giallozafferano.it/marygraceincucina/chef-per-una-sera-4

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