Donna senza hijab, dopo l’arresto rischia anche le frustate

Arabia Saudita, posta su Twitter una sua foto senza hijab: rischia la fustigazione -------------------------------------------------------------------------------------------
Arabia Saudita, posta su Twitter una sua foto senza hijab: rischia la fustigazione
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ROMA. – Non si è coperta i capelli e, dopo essere stata arrestata, ora rischia di essere condannata alla fustigazione. Ancora una volta una donna, poco più che ventenne, è finita nel mirino delle autorità in Arabia Saudita, Paese ultra-conservatore dove la legge islamica viene interpretata e applicata in modo molto restrittivo e dove le donne non possono fare praticamente nulla – ad esempio non possono guidare – se non sono accompagnate da un familiare di sesso maschile.

La vicenda denunciata da numerosi quotidiani britannici online riguarda Malak al Shehri, una giovane che ha deciso di sfidare il sistema pubblicando in rete una sua fotografia senza lo hijab, il velo allacciato sotto la gola che le donne sono costrette ad utilizzare per coprire il capo e le spalle.

La fotografia scattata a Riad in breve tempo è diventata virale ed è finita anche sui social fuori dai confini nazionali. La ragazza in realtà è decisamente coperta ma, con i lunghi capelli neri non costretti sotto il velo, potrebbe essere una qualsiasi giovane fotografata davanti alle vetrine di una strada elegante di un qualunque Paese occidentale.

Occhiali da sole, giacca tre quarti nera su un abito vivacemente colorato che arriva fino ai polpacci, stivaletti marroni e mani in tasca, guarda verso l’obiettivo. E’ seria, ma a qualcuno è parso di vedere un accenno di sorriso, e la fotografia è stata interpretata come “una sfida” al conservatorismo più retrivo.

Così Malak ha cominciato a ricevere minacce di morte e insulti. Poi, secondo quanto riferito dal quotidiano in lingua araba al-Sharq, a casa sua sono arrivati i poliziotti che l’hanno arrestata facendo seguito a una denuncia presentata dalla polizia religiosa.

“Agenti di polizia hanno incarcerato una ragazza che si era tolta il suo hijab mentre si trovava in via al-Tahliya – ha riferito Fawz al Maiman, un portavoce della polizia di Riad – Stava mettendo in atto una sfida che alcuni giorni fa aveva preannunciato sui social media”.

L’Arabia Saudita impone un rigido codice di abbigliamento e comportamento alle donne in pubblico. Violarlo comporta sempre il carcere. Ma in questo caso Malak rischia addirittura di essere condannata ad essere frustata. Da uomini. Qualcuno sui social è andato oltre. “Dovrebbe essere decapitata” ha scritto un utente senza lasciare il suo nome. E un altro: “Uccidetela e gettate il suo corpo in pasto ai cani”.

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